Perché il primo giugno sarà ricordato come uno dei giorni più importanti nella storia dell’umanità
UN PRIMO GIUGNO FONDAMENTALE – Ci sono giorni che possono cambiare il destino dell’umanità intera, date che assumono una valenza storica fondamentale nel corso degli eventi. Uno di questi giorni è stato, ad esempio, il 27 ottobre 1962. Il giorno in cui tutto poteva andare diversamente e USA e URSS furono ad un passo dallo scatenare una guerra nucleare che, con tutta probabilità, avrebbe messo fine alla vita su questo pianeta come la conosciamo. Il primo giugno 2017 potrebbe un giorno essere ricordato nello stesso identico modo.
LA SCELTA – Il presidente degli Stati Uniti Trump ha dichiarato in un tweet, che proprio oggi, primo giugno, comunicherà al mondo la sua decisione riguardo alla posizione degli Stati Uniti rispetto agli accordi sul clima di Parigi. Questa è una decisione che potrebbe cambiare il corso stesso della storia e avere un peso fondamentale sul futuro dell’umanità intera. Magari non spaventa come una guerra nucleare, ma le conseguenze non sarebbero poi molto diverse. Se Trump dovesse confermare la sua linea negazionista sui cambiamenti climatici dovuti all’attività umana, potrebbe di fatto essere ricordato dai posteri come colui che ha condannato l’umanità all’estinzione.
GLI ACCORDI SUL CLIMA – Gli accordi sul clima di Parigi sono stati firmati il 22 aprile 2016 e ratificati dai vari paesi pochi mesi più tardi. L’impegno, sottoscritto da 175 paesi e promosso dai quattro colossi dell’inquinamento quali sono USA, Cina, Europa e India, prevede l’istituzione di un fondo per il clima e di una serie di misure per fermare i cambiamenti climatici in atto. L’obiettivo più importante è quello legato al surriscaldamento terrestre. L’aumento della temperatura globale non deve superare i 2 gradi rispetto al periodo pre-industriale e, al contempo, è previsto un taglio delle emissioni di anidride carbonica. Ora la posizione di Trump rischia far venir meno l’impegno di uno dei quattro grandi, con il rischio di altre defezioni a catena, ed il primo giugno rischia di passare alla storia come il giorno in cui potevamo scegliere di salvarci e non lo abbiamo fatto.
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