Torino, il giallo del neonato morto: ha confessato la mamma

“Sì, sono io la donna che cercate. Sono io la mamma del neonato abbandonato e poi morto”. Così è crollata nella notte Valentina Ventura.

070457884-015c9530-11ce-4423-bfa0-0e3eded96385Un gesto folle, disperato e disumano quello di Valentina Ventura, che dopo aver partorito suo figlio, lo ha abbandonato in strada, a Settimo Torinese ed è morto subito dopo il ricovero in ospedale, a poche ore da quello che doveva essere il suo inizio. Chi ha visto il neonato, le mamme che sono scese in strada per coprirlo e coccolarlo, non dimenticheranno facilmente il volto di quel tenero angioletto, volato in cielo troppo presto.

La mamma, una giovane donna di 34 anni, lo ha lanciato dalla finestra e il bimbo trovato tra ferite in diverse parti del corpo e del sangue, non ce l’ha fatta, anche la corsa in ambulanza è stata vana per lui. A meno di 24 ore dalla tragedia, gli investigatori hanno capito perché. E’ volato dal secondo piano della casa in cui la donna – che fino a pochi mesi fa lavorava come barista – viveva con il convivente – un agente immobiliare – e una figlia di tre anni.

Con lo sguardo assente e reo ha confessato “Sì, sono io la donna che cercate. Sono la mamma del neonato abbandonato e poi morto”. Sull’accaduto, omicidio volontario, stanno indagando i carabinieri e gli investigatori, per capire cosa possa aver spinto da donna a compiere un gesto cosi’ disperato e folle.

Il nome della donna era uscito dal dialogo con la gente del quartiere che aveva spiegato come nelle scorse settimane molti avessero chiesto alla donna se non fosse incinta. Lei aveva sempre negato sostenendo che fosse solo gonfiore di pancia”: Anche il padre della donna era all’oscuro della presunta gravidanza: “Con mia figlia ci parliamo poco”.

104844158-48e38fb6-ac32-49e0-bbd9-01d9e116c573Secondo alcune testimonianze ieri mattina la donna si era affacciata al balcone di via Turati, richiamata dal trambusto di telecamere e fotografi. Poi, qualche minuto dopo, era uscita di casa, senza tradire alcuna emozione.

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