La smart degli orrori: strage a Roma
Roma. La smart degli orrori – La strage dei pedoni: così è stato ribattezzato il terribile incidente avvenuto, poco dopo le 20.00 di ieri, in via dei Colli Portuensi, all’incrocio con via di Monteverdi. Una donna, forse a causa di un malore, ha perso il controllo della sua smart e ha investito cinque pedoni. Grave un ragazzo di 30 anni, schiacciato dall’autovettura degli orrori. Tempestivo l’intervento di polizia e vigili del fuoco che hanno liberato il giovane dall’involucro delle lamiere. Il ragazzo è stato soccorso, privo di sensi, e trasportato immediatamente al vicino San Camillo, ma le sue condizioni sembrano, al momento, piuttosto gravi. Stessa sorte per il secondo, sfortunato passante. Si tratta di una giovane donna che ha riportato, tra l’altro, anche un trauma midollare. La ragazza è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Sant’Eugenio.
Meno gravi gli altri tre pedoni che, comunque, in via precauzionale, sono stati indirizzati dal Dott. Livio De Angelis, direttore del 118, presso i rispettivi Aurelia Hospital, Santo Spirito e Fatebenefratelli. Insomma, la smart degli orrori ha fatto una vera e propria strage.
La donna al volante della piccola vettura è stata, in seguito, accompagnata al pronto soccorso. Conformemente alle ipotesi avvallate da stampa e soccorritori, che sospettavano un malore durante la guida (ipotesi confermata dalle analisi cliniche effettuate), la donna, dopo vari controlli di routine, è stata, altresì, sottoposta al test dell’alcool risultando negativa. Tutto sembrava filare liscio fino a quando, sottoposta alla prova del nove del controllo dei documenti, si è scoperto che la patente le era stata revocata.
Gli agenti della questura stanno, in queste ore, cercando di fare chiarezza sulle dinamiche dell’incidente e sui motivi che hanno determinato la revoca del documento di abilitazione alla guida. Un altro incidente causato dall’infrazione di regole e codici posti in essere per salvaguardare il bene più prezioso: la vita. Un altro deplorevole, disonorevole e nefasto episodio di disumanità.