Revocato stop per Uber dal Tribunale di Roma
Revocato stop per Uber. Il Tribunale di Roma ha infatti ritirato la propria ordinanza del 7 aprile scorso, secondo cui il servizio Uber-Black doveva essere bloccato e la app oscurata su tutto il territorio. Il 14 aprile scorso il Tribunale aveva accolto già la sospensiva riguardo l’oscuramento della app. Gli altri servizi denominati Uber Pop e Uber X continuano invece ad essere vietati, come stabilito dal Tribunale di Torino con sentenza del 22 marzo 2017.
Il Tribunale di Roma ha deciso di attuare la decisione del Parlamento di sospendere alcune norme della legge nazionale che disciplina il settore taxi e noleggio con conducente fino al 31 dicembre 2017. Proprio questa sospensione, introdotta nella legge di conversione del decreto Milleproroghe con il cosiddetto emendamento Lancillotto, aveva scatenato le proteste dei tassisti dello scorso febbraio.
Revocato lo stop per Uber, la società dichiara: “Siamo davvero felici di poter annunciare a tutte le persone e agli oltre mille autisti partner di Uber che potranno continuare ad utilizzare la nostra applicazione in Italia. Ora più che mai è forte l’esigenza di aggiornare la normativa datata ancora in vigore, così da consentire alle nuove tecnologie di migliorare la vita dei cittadini e la mobilità delle città”.
Dura la reazione di Federtaxi: “La politica e i veri poteri forti hanno avuto la meglio”, ha commentato il portavoce nazionale Federico Rolando. “Il Tribunale ha ritenuto di non poter non tenere in considerazione l’emendamento Lanzillotta approvato nel corso di questa causa che è andato ad incidere sul principio di territorialità e sull’obbligo di rientro a rimessa a carico degli ncc. Pertanto, grazie al nostro Parlamento e agli impegni assunti e non rispettati dal Governo, un servizio completamente abusivo (come Uber Black) potrà continuare ad operare in Italia. Non abbiamo parole per descrivere il nostro sconcerto per un Governo, un Parlamento, una Autorità a tutela della concorrenza ed una destinata a regolare proprio i trasporti, che hanno fatto di tutto per ‘salvare’ una multinazionale aspirante monopolista che vuole sottrarre il lavoro a cittadini italiani, impedendo alla magistratura di proseguire nella propria lotta all’abusivismo. Noi possiamo solo ribadire che continueremo a lottare per il nostro lavoro contro ogni forma di abusivismo e in tutte le sedi fino a quando non debelleremo questa piaga che si chiama: Abusivismo“.
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