Riforma Madia: tre valutazioni negative e lo statale sarà licenziato

Riforma Madia: tre valutazioni negative e lo statale sarà licenziato, lo dice il testo unico del pubblico impiego approvato dal Cdm. Il codice disciplinare amplia le casistiche di licenziamento da sei a dieci. Le nuove disposizioni della Riforma Madia stabiliscono che lo statale potrà essere licenziato non solo se fa assenze ingiustificate, o se fa il “furbetto” timbrando il cartellino “in maniera creativa”( per poi correre a fare altro per esempio) ma anche se viola ripetutamente il codice di comportamento in maniera grave o se ha un rendimento scarso.

Per valutare la performance adesso  saranno applicati nuovi criteri che superano la valutazione individuale dell’era Brunetta, per ricorrere alla valutazione dell’intero ufficio in riferimento ai servizi resi al cittadino quindi non ci si riferirà più al rendimento dei singoli impiegati. Spetterà alla contrattazione decentrata declinarla, fissando parametri e obiettivi. “La valutazione serve ed è fondamentale: per questo superiamo i premi a pioggia e obblighiamo alla differenziazione, in una logica non punitiva ma di potenziamento dei servizi ai cittadini”.

Entra in  vigore con la Riforma Madia anche il licenziamento per i dirigenti che con dolo o colpa grave evitano di attivare e concludere i procedimenti disciplinari.

Al termine del Consiglio dei ministri la ministra della P.A, Marianna Madia ha commentato che le misure contro i furbetti del cartellino, da punire con i licenziamenti immediati, stanno dando prova di essere efficaci e di recente sono state applicate per un dipendente della Regione Emilia Romagna, inoltre ha aggiunto :“Dal monitoraggio del ministero abbiamo ottenuto la prova concreta dell’efficacia delle sanzioni. Quindi, non si è trattato di norme sbandierate, ci sono le prove della loro efficacia”