GP di Russia: le pagelle della quarta gara di F1
GP DI RUSSIA – Bottas, alla prima vittoria in carriera, si impone al termine di un GP decisamente noioso, movimentato unicamente dalla lotta dei “cronometri” e da una palese scorrettezza di Massa nel finale. Alcune regole andrebbero riviste e alla svelta. Ma ecco i voti della quarta gara mondiale.
VOTO 10 BOTTAS – Giù il cappello per la prima vittoria in F1 del giovane Bottas. Finalmente “libero” da sudditanze contrattuali con il più titolato compagno di squadra, infila entrambe le Ferrari al via e poi si mette al comando di questo GP di Russia, resistendo nel finale agli attacchi di uno scatenato Vettel. L’unico momento “caldo” arriva a una decina di giri dal termine, quando spiattella in malo modo l’anteriore sinistro rischiando un flirt non voluto con i muretti russi, ma ha la forza mentale di rimettersi in riga e non farsi condizionare. FANTASTICO
VOTO 9: VETTEL – Per la prima volta in questa stagione Vettel non è il miglior in pista. Ha fatto il giro migliore in qualifica, ci ha regalato forse le uniche emozioni di questa domenica, ma il modo in cui si fa infilare, assieme al compagno di squadra, da Bottas al via gli costa il 10. Gara macchiata da quell’unico, pesantissimo, errore. Il secondo posto è oro in chiave mondiale, e anche quanto fatto vedere in pista lascia sensazioni molto positive. Peccato perché poteva essere un GP memorabile. PER UN PUNTO MARTIN PERSE LA CAPPA
VOTO 8: RAIKKONEN – Per Raikkonen vale un po’ il discorso fatto per Verstappen. Difficile giudicare la prova della seconda guida Ferrari in un GP di Russia dove grandi emozioni non ce ne sono state. Il suo 1:36:00 finale però aggiunge lustro a un podio meritatissimo. Avrebbe forse potuto difendere meglio la pole del compagno al via, ma non si può fargliene una colpa oggi. BENTORNATO KIMI
VOTO 7: FORCE INDIA – Sesto e settimo posto che valgono oro in prospettiva costruttori. Una gara perfetta, dall’inizio alla fine, con una grande lezione data alla Williams. COSTANTI
VOTO 6: VERSTAPPEN – Nella monotonia di uno dei GP più noiosi degli ultimi anni risulta essere, tolti gli alieni, il pilota più solido. Guadagna due posizioni alla partenza e poi si assesta su un onesto quinto posto, senza infamia e senza lode. Meglio di Ricciardo sicuramente, ma onestamente risulta difficile valutarlo. SOLIDO
VOTO 5: HAMILTON – Il pilota inglese è il peggiore in pista di questo GP di Russia per quanto riguarda i top team. Relegato in quarta posizione alla partenza e battuto in qualifica per la seconda volta dal compagno di squadra, non riesce mai a colmare il gap con le macchine davanti a lui. La cosa peggiore, forse, è che non si rende nemmeno conto della sua condizione, quando si arrabbia con il muretto per avergli detto il distacco dal pilota dietro e non da quello davanti. IRRICONOSCIBILE
VOTO 4: MASSA – Inqualificabile. Questo è l’aggettivo per un pilota che, ormai è evidente, non ha mai digerito il divorzio con la casa di Maranello. In regime di bandiera blu, nell’ultimo giro, ostacola volontariamente Vettel in lotta con la Mercedes, volendo “dire la sua” in una lotta che non gli compete e portando così un netto svantaggio alla Ferrari. Si era ritirato e forse era meglio così. Urgerebbero provvedimenti seri. SCORRETTO
VOTO 3: LO SPETTACOLO – Gara obiettivamente noiosetta, senza l’ombra di un sorpasso in pista, doppiaggi a parte. L’unico motivo di interesse è la gara dei tempi tra Bottas e Vettel, mentre tutto il resto fila via liscio e noioso. Le nuove macchine vanno più veloci, sono più belle e tutto quanto, ma forse sarebbe il caso di rivedere le regole sul cambio gomme e sul DRS. A BUON INTENDITORE
VOTO 2: RICCIARDO – Annata davvero stregata questa per lo sfortunato pilota australiano della Red Bull. Non gliene va bene una e anche oggi viene costretto al ritiro da un problema ai freni, cotti e fumanti dopo pochi giri. Dispiace, sopratutto perché lui è davvero un personaggio, ma questa sembra essere davvero una stagione no. SFORTUNATO
VOTO 1: GROSJEAN – Il voto 1 deriva unicamente dal fatto che fare peggio della McLaren, materialmente non è possibile. Weekend amaro per il pilota francese, che ha passato più tempo a lamentarsi di quanto non ne abbia passato a guidare. Decide di centrare in pieno un’incolpevole Renault alla prima curva ponendo fine alla sue sofferenze e a quelle del povero Palmer. KAMIKAZE
VOTO 0: MCLAREN – Questa volta la monoposto più sfigata del circus nemmeno riesce a finire il giro di formazione del GP di Russia. Alonso la lascia in mezzo alla strada, come un automobilista che viene tradito dal motore prima della partenza di ferragosto. Mancava solamente le desse un calcio. Dispiace vedere una scuderia ridotta così male, dispiace ancora di più pensare che potrebbe essere stata l’ultima gara in Formula 1 di un pilota come l’asturiano. INCOMMENTABILE
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