Corea lancia un nuovo missile ma fallisce
È il terzo lancio di aprile, il nono da quando Trump si è insediato nel campidoglio americano, prima di questo si sono succeduti 50 altri tentativi da quando Kim Jong-un ha preso il posto del padre Kim Jong alla guida della dittatura nordcoreana cinque anni fa.
Sebbene anche questo test sia fallito questo test è l’enessimo passo avanti per la Corea del Nord, per lo sviluppo di quel missile intercontinentale con cui Kim Jog-un ha annunciato a capodanno scorso di voler colpire proprio la costa degli Stati Uniti.
“Il missile non ha lasciato il territorio nordcoreano” ha rassicurato per il momento il comando americano nel Pacifico in una nota che ha nuovamente specificato che: “Il lancio non ha rappresentato alcun pericolo per l’America del Nord”.
Sebbene Trump non si sia fatto intimidire , in più occasioni è emerso come il giovane Kim Jong-un con le sue provocazioni stia alimentando il rischio di un grosso conflitto tra gli Usa insieme alle maggiori potenze dell’area contro la Corea del Nord. I giapponesi sono preoccupati dagli eventi e la lor metropolitana ieri al momento del lancio si è fermata per 12 minuti, tra i civili è corsa ai rimedi antiatomici,mentre la Corea del sud ha commentato che il Nord pagherà “il prezzo corrispondente” alle sue provocazioni.
I media americani ipotizzano una nuova ondata di sanzioni a questo punto contro i nordcoreani ed un’intensificazione delle esercitazioni congiunte tra Usa e Corea del Sud nelle acque coreane dove è già giunto il sottomarino Michigan e che non piacciono molto alla Cina che ha accettato di sostenere Trump facendo pressioni su Kim a patto che le esercitazioni abbiano fine.
La situazione dunque si fa sempre più critica e delicata.