GP Texas: Marquez alla conquista del West

GP TexasMarc Marquez finalmente mette a segno un colpo vincendo il GP delle Americhe di Houston; in pratica lo spagnolo ha vinto tutte e cinque le edizioni del GP che si disputa in Texas, la cui prima edizione risale al 2013. Un dominio incontrastabile confermato con una gara superlativa in cui dal secondo giro già si intuiva il risultato finale. Ma al di là del Marquez formato marziano, la giornata di ieri è stata memorabile per il motociclismo patrio. Cose grosse, per i colori azzurri, si sono viste nel GP Texano e le cose grosse si sono viste in tutte e tre le categorie.

GP Texas: Italian StylesRomano Fenati ha vinto la gara di Moto3, ma non è tutto: sul terzo gradino del podio ci è salito Fabio Di Giannantonio, ed Enea Bastianini e Nicolò Bulega si sono piazzati rispettivamente quarto e quinto. Mentre i giovanissimi della Moto3 preparano un probabile futuro radioso per il nostro motociclismo, a fare un capolavoro autentico è Franco Morbidelli che ha vinto la gara di Moto2; terza vittoria in tre prove e testa della classifica a punteggio pieno. Il “Morbido” ha staccato tutti tranne l’elvetico Thomas Lüthi che, nel prosieguo della stagione, rischia di essere un problema dato che non molla un colpo: due secondi e un terzo posto. Attualmente la classifica vede Morbidelli a quota 75 punti seguito da Lüthi a 56, quindi per il momento l’azzurro non ha ancora margini di errore. A farci sognare in classe regina, ci pensa, ancora una volta, Valentino Rossi, ovviamente potremmo dire. Rossi finisce secondo alle spalle di Marquez e, grazie alla caduta di Vinales, si ritrova in testa alla classifica con 56 punti … inatteso ma sempre presente ed efficace il Dottore.

GP Texas: la gara – Il feeling tra Marquez e la pista texana è inscalfibile, anche se, nelle prove libere, un terzo incomodo si era presentato nella figura di Maverick Vinales. Il pilota Yamaha infatti era riuscito a mettere il sale culla coda al connazionale. Le prove libere parlano chiaro: Marquez e Vinales giravano più o meno sugli stessi tempi, col primo un pelo più veloce: poi con oltre un secondo di distacco arrivavano gli altri. In gara abbiamo assistito a un film già visto: Rossi che (più o meno) tiene il passo dei due più quotati e stavolta pure Pedrosa si è messo di buzzo buono per rimescolare le carte. Così Pedrosa va in testa dall’inizio e Marquez, Rossi e Vinales all’inseguimento. Pedrosa tiene bene e gli altri devono darsi da fare. Dopo appena un giro Vinales cade e dà addio ai sogni di gloria. Marquez ci mette metà gara per superare Pedrosa e andare a vincere il GP, Rossi invece riesce nell’impresa nel penultimo giro e, dopo il sorpasso, stacca l’iberico prendendosi la seconda piazza. Pedrosa termina la prova in terza posizione.

GP Texas: fuori dal podio – Cal Crutchlow finisce quarto precedendo il sempre più sorprendente Zarco. Dovizioso si deve accontentare della sesta piazza seguito da Iannone che, dopo una partenza horror, ha rimontato dalla dodicesima posizione. Petrucci si prende l’ottavo posto e Jorge Lorenzo finisce nono. Insomma, finalmente Iannone fa qualche punticino dopo i primi due sfortunati gran Premi, bene ma siamo convinti che possa fare di meglio. La Ducati sembra in coma: l’anno scorso in Texas fece bene mentre quest’anno le prestazioni del team ufficiale sono di rincalzo, dalla prima all’ultima curva del GP. L’acquisto di Lorenzo per ora si sta trasformando in un incubo anche se qualche miglioramento si è intravisto. Ma solo intravisto e solo nel giro secco … nel passo gara Lorenzo è ancora in guai seri.

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