Ancora paura a Parigi: poliziotto ucciso sugli Champs-Elysees
Torna il normale traffico dopo l’attentato sugli Champs-Elysees di ieri sera. Il terrorismo dell’ISIS ieri ha colpito ancora la capitale francese, proprio in uno dei luoghi più centrali e affollati della città. Erano passate da poco le 21 quando un 39enne francese ha aperto il fuoco con un kalashnikov uccidendo un poliziotto e ferendone due. Il colpevole, forse appoggiato da un complice belga, si è dato alla fuga ma è stato abbattuto dopo pochi metri.
L’attentato sugli Champs-Elysees è avvenuto mentre gli undici candidati alla presidenziali francesi si trovavano negli studi televisivi di France 2. Era in corso l’ultimo confronto televisivo, a due giorni dal voto presidenziale francese. L’uomo, identificato dalla polizia francese come Karim C., si è accostato con un’Audi 80 grigia all’altezza dei magazzini “Mark & Spencer”; si è avvicinato ad un furgone in sosta con alcuni poliziotti all’interno e ha fatto fuoco con il suo kalashnikov. Un poliziotto è morto sul colpo, altri due agenti e una turista sono rimasti feriti ma per fortuna non destano preoccupazione. L’attentatore si è poi dato alla fuga a piedi ma è stato ucciso da altri poliziotti che pattugliavano la strada.
Karim C. era già noto alle autorità francesi, sia come radicalizzato che come criminale comune. Già 15 anni fa era stato condannato per il tentato omicidio di un agente e, successivamente, per aver aggredito una guardia carceraria. L’Isis ha rivendicato il gesto poche ore dopo la sparatoria. Ci sarebbe un altro uomo, un complice segnalato dalle autorità belghe. Anche nella rivendicazione dell’Isis, infatti, si parla di due “combattenti” tra cui Abu Yusuf al Beljiki “il belga” appunto. La persona segnalata dai belgi, però, si è presentata stamattina alle autorità di Anversa per dimostrare la propria estraneità ai fatti. È lecito pensare che il vero membro di Daesh sia ancora in fuga.
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