I giovani talenti alla conquista dell’Europa
Ci sono un argentino, uno spagnolo e un francese. Tutti e tre vogliono conquistare l’Europa. No, non è l’inizio di una barzelletta, ma è quello che è venuto fuori dalle partite di andata dei quarti di Champions League. Tre giovani che si sono messi in mostra nel palcoscenico più prestigioso del calcio europeo e non solo. Quelli che, secondo noi, hanno maggiormente impressionato e che possono definirsi i cosiddetti giocatori di prospettiva. Stiamo parlando di Paulo Dybala, Marco Asensio e Kylian Mbappé: l’argentino, lo spagnolo e il francese.
JUVENTUS-BARCELLONA: L’ARGENTINO
L’argentino di Juventus-Barcellona, se chiesto alla vigilia, il primo che veniva in mente non poteva che essere Messi. Provate a chiederlo ora. In tanti, se non tutti, vi risponderanno Paulo Dybala. Il talento cristallino, classe ’93, in maglia bianconera ha incantato lo Stadium, ha stregato l’Europa con due perle e ha messo in ombra, per una sera, il suo idolo, il calciatore più forte del mondo. Paulo l’aveva sognata una sera così, chissà quante volte. Quando era ancora un bambino nelle fila dell’Instituto, squadra vicino casa in Argentina, quando immaginava di vestire la maglia del Newell’s Old Boys dopo un provino per loro (il ragazzo rimase all’Instituto per volontà del padre), quando sbarcato in Italia vestiva la maglia rosa del Palermo, quando 2 anni fa vide da spettatore, seduto all’Olympiastadion di Berlino, la finale di Champions, Juventus-Barcellona. Ma in campo c’era soltanto l’altro argentino, il suo idolo, che salì nuovamente sul tetto d’Europa. Oggi, però, è un’altra storia e potrebbe essere la sua. La consacrazione potrebbe arrivare il 19 aprile, data di ritorno con il Barcellona, in uno degli stadi più prestigiosi del mondo, il Camp Nou. Che sia pronta la Joya a smettere di sognare per vivere il sogno?
REAL MADRID-BAYERN MONACO: LO SPAGNOLO
Con tutte le stelle di Bayern Monaco-Real Madrid, una in particolare brilla, la più insospettabile e la meno conosciuta. Stiamo parlando della stella di Marco Asensio, spagnolo classe ’96. Giovanissimo che sorprende, più che per la tecnica di alto spessore, per la maturità espressa in campo all’Allianz Arena, subentrato a Bale intorno al 60esimo sul provvisorio 1-1. Si destreggia sulle trequarti offensiva spaziando, perlopiù sulla destra, senza dare molti punti di riferimento all’armata bavarese. È la mossa di Zidane che cambia la partita. Infatti, è proprio dai suoi piedi che parte il cross vellutato per il raddoppio violento di Ronaldo.
La competizione europea lo conosce stasera, ma la Liga già ne ha saggiato le doti tecniche e tattiche. In prestito l’anno scorso all’Espanyol ha espresso un calcio brillante e moderno che gli è valso il premio di giocatore rivelazione della Liga. Attende ancora un posto da titolare nel Real, ma il finale di stagione, visto ieri sera, potrebbe consegnarglielo.
BORUSSIA DORTMUND-MONACO: IL FRANCESE
È la prima sconfitta del Borussia Dortmund di Tuchel di fronte al muro giallo ed è firmata Kylian Mbappé. Il francesino classe ’98 si regala una storica doppietta, anche se il primo gol è viziato da una posizione di fuorigioco. Ma l’Europa è da un po’ di tempo che gli tiene gli occhi puntati addosso. Già agli ottavi Kylian Mbappé aveva incantato affondando, con il suo Monaco, il City di Guardiola. Il talento monegasco sembra non sentire la pressione, gioca proprio come un giovane: prepotenza fisica, spavalderia e istinto puro. Il secondo gol contro il Dortmund lo dimostra. Un connubio perfetto di velocità, freddezza e potenza. Tutto questo al servizio di una tecnica individuale superiore alla media. Sta bruciando le tappe, Jardim se lo coccola e annovera già un paragone tutt’altro che comodo: il nuovo Thierry Henry.
Twitter: @Francesco Nespoli