Mass Effect Andromeda: la recensione dell’ultima fatica di BioWare, siamo davanti ad un flop clamoroso?
MASS EFFECT ANDROMEDA: LA RECENSIONE – L’idea alla base di Mass Effect Andromeda è abbastanza semplice e nulla di particolarmente innovativo rispetto al panorama della fantascienza classica. Durante gli eventi della trilogia originale, un anno prima che i razziatori invadano la terra, una cooperazione di specie della via Lattea decide di preparare una mastodontica spedizione verso un’altra galassia, un posto dove ricominciare da zero, formando delle colonie e popolando un settore disabitato. Il giocatore si trova dunque a vestire i panni di uno dei “pionieri” incaricati di esplorare nuovi mondi potenzialmente adatti ad ospitare colonie umane, e dove risvegliare le decine di migliaia di coloni umani in stasi. Ovviamente, in un gioco dalle spiccate componenti action, nulla andrà per il verso giusto, e una galassia che doveva essere completamente disabitata, dopo un viaggio di oltre 600 anni, si rivelerà il completo opposto.
IL GAMEPLAY – Per chi già ha giocato alla trilogia originale il gameplay non offre particolari novità. Il gioco si divide in momenti di pura azione fps, nei quali, armi in braccio, dovremo affrontare orde di alieni poco amichevoli, sfruttando classi e poteri che sono in parte quelli che già conosciamo, e fasi di esplorazione e scoperta dell’universo di gioco. Il nostro pioniere potrà dunque avere delle caratteristiche di soldato, abile nell’usare armi di ogni tipo, di ingegnere, in grado di sfruttare droni e tecnologia per spostare l’equilibrio delle battaglie, oppure di “biotico“, una mutazione umana in grado di usare energie e abilità sovrumane. Le parti action, come da tradizione, sono intervallate da lunghi momenti rpg, con un universo come sempre strabordante di contenuti e dialoghi, di storie d’amore e intrighi, che si plasmerà pian piano in base alle scelte del giocatore e al suo modo di porsi davanti alle scelte da compiere e di come rispondere ai vari dialoghi che si presenteranno.
UN COMPARTO GRAFICO NON ALL’ALTEZZA – Se le meccaniche di gioco, nonostante non siano particolarmente innovative, risultino sempre solide, altrettanto non si può dire per il comparto grafico, davvero davvero insoddisfacente su una console next-gen. La nostra prova è stata effettuata su una PS4 e la prima impressione avuta, inserendo il disco di Mass Effect Andromeda, è stata quella di trovarsi di fronte a un titolo vecchio, obsoleto. Le texture di gioco, delle navi, degli effetti speciali, lasciano a bocca aperta per la loro bruttezza. Un lavoro grossolano e che stona ancor di più se si pensa che sono passati ben 5 anni dall’uscita del terzo capitolo della serie. La grafica migliora sensibilmente nelle fasi di gioco fps, dove la qualità di dettaglio è leggermente migliore, pur non toccando mai vette eccelse. Le animazioni facciali dei protagonisti poi, fanno quasi tenerezza. I protagonisti hanno un’espressione indecifrabile, con gli occhi sgranati e la bocca sempre aperta. Altro punto molto fastidioso è il pessimo posizionamento dei sottotitoli, che molte volte si confondono con i colori delle immagini nel gioco, rendendo molto difficile seguire dei passaggi della trama a chi non mastica l’inglese in modo soddisfacente.
IL GIUDIZIO FINALE – Tenendo conto di quanto provato in questi giorni, il giudizio finale su Mass Effect Andromeda non può che essere sotto la sufficienza. Da un lato c’è sicuramente un enorme lavoro di scrittura, moltissimi mondi, personaggi, storie, ore e ore di universo da esplorare e scoprire, che rendono il titolo sicuramente profondo e impegnativo. Il rovescio della medaglia è un gioco che non ha una propria personalità. Si trascina sullo stesso identico binario dei predecessori senza osare nulla, senza rinnovarsi, e per quanto belli fossero i vecchi titoli, alla lunga qualsiasi prodotto riproposto uguale nel tempo, stanca. La EA, attraverso una delle sue case migliori, la BioWare, ha preso uno dei suoi capolavori, nonché brand di maggior successo, ha creato attesa e hype tra i fan, per poi buttare li lo stesso identico gioco del 2012, ambientato in un luogo e con personaggi diversi, ma fondamentalmente lo stesso gioco, con l’aggravante di un comparto grafico indegno per gli standard attuali. Per questo motivo il voto finale è 5. L’acquisto è consigliato unicamente ai fan storici della trilogia, cosi innamorati delle gesta di Krogan, Asari, Turian e compagnia, da non poter fare a meno di avventurarsi una volta ancora in quell’universo, per tutti gli altri il consiglio è quello di giocare e godere della trilogia originale, aspettando che questo Mass Effect Andromeda cali di prezzo o venga in qualche modo sistemato da un massiccio intervento di patch.
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