Frosinone, SPAL, Hellas Verona: lotta a tre
LOTTA A TRE – La SPAL si ferma. Avrebbe potuto andare in fuga e mettere un buon margine di punti tra lei e la terza, l’Hellas Verona, profilando un’ipotetica, ma sempre più concreta promozione diretta in Serie A. Invece no, perché a Ferrara il Frosinone vince. La squadra di Semplici paga soprattutto l’imprecisione sotto porta nel primo tempo. I ferraresi non finalizzano e, nel secondo tempo, la maggiore incisività ed esperienza del Frosinone maturano la prima sconfitta del 2017 dei biancoazzurri. Non sembra un caso l’assenza di 2 titolari appena convocati in Nazionale. Stiamo parlando di Meret, portiere classe 1997, e Bonifazi, difensore classe 1996. Ma, a onor del vero, più che i demeriti, hanno inciso i meriti della squadra ciociara. Probabilmente la più solida delle prime 3, il Frosinone di Pasquale Marino che, da quando ha adottato il 3-5-2, ha lasciato alle spalle un periodo negativo e ha risalito la classifica che ora, seppur di un punto, comanda con merito.
La terza, l’Hellas Verona, quella che si pensava potesse ammazzare il campionato, invece, non si rialza ancora dal periodo negativo. I campioni d’inverno sembrano un lontano ricordo oramai sbiadito. Anche oggi arriva l’ennesimo pareggio, il terzo consecutivo. A preoccupare maggiormente il mister Pecchia rimane la fase offensiva: i gol arrivano a stento. Nelle ultime 4 partite solo 3 reti. E questo ritmo, nel 2017, ha risucchiato in classifica gli scaligeri, prima facendogli perdere il primato, poi, addirittura la seconda posizione. Se avesse bisogno di disputare i playoff per la promozione in A, sarebbe un mezzo fallimento e, psicologicamente, questo potrebbe giocare brutti scherzi non centrando, appunto, l’obiettivo stagionale. L’unica nota positiva probabilmente arriva dal big match di Ferrara. Con quel risultato il mezzo passo falso del Verona con il Pisa ha un sapore meno amaro e mantiene i veneti a una distanza recuperabile sia dalla SPAL che dal Frosinone, tenendo aperto ogni scenario.
TOP E FLOP – Dietro alle prime 3 della classe, sorprende, soprattutto, la marcia impressionante del Trapani. La cura Calori ha cominciato a far vedere i suoi effetti da inizio anno. Nelle 11 partite del 2017 ha ottenuto ben 19 punti. Se si tenesse conto della classifica in base a queste partite, i siciliani sarebbero terzi, alle spalle soltanto di SPAL e Frosinone. Un ritmo da playoff, ma oggi come oggi, se sostenuto, che significa salvezza, insperata fino a pochi mesi fa. L’ultima vittima è il Benevento, probabilmente la squadra che sta affrontando il periodo più difficile. La strega aveva incantato fino a poco tempo fa, poi qualcosa si è inceppato. Non vince da 6 partite e in classifica sta, piano piano, scendendo, anche se ancora in forte zona playoff. Il motivo del calo? Probabilmente da ricercarsi nel quasi nullo mercato di riparazione. Nessun rinforzo e stessi giocatori non potevano che presagire un calo fisico e di conseguenza mentale. Riprendersi in fretta sarà dura.
Nelle zone basse riaccende le speranze di una lotta per la salvezza la Ternana che disintegra in casa l’Avellino 4-1. Gli irpini non attraverso un periodo florido e i risultati languono, per non pensare alla possibile penalizzazione in arrivo. Il futuro non appare roseo guardando gli impegni: le prossime due contro le prime due, SPAL e Frosinone. Considerando che potrebbero arrivare 0 punti, la zona playout, se non quella di retrocessione diretta, potrebbe diventare una realtà concreta. Una cosa è certa: i gol di Ardemagni non bastano. Invece bastano eccome quelli di Ciccio Caputo e Catellani all’Entella. I liguri ritornano alla vittoria casalinga con la coppia del gol. Sorprende, soprattutto, Caputo, che si avvicina a Pazzini nella classifica capocannoniere: 19 per l’attaccante dell’Hellas Verona, 14 per quello dell’Entella.
All’appello manca ancora Bari-Novara, in programma stasera alle 20:30. Un possibile assaggio di playoff.
Twitter: @Francesco Nespoli