5 curiosità sul Carnevale di Venezia
Il Carnevale di Venezia, si sa, è una delle attrazioni più rinomate e conosciute in tutto il mondo, ogni anno migliaia di turisti accorrono per assistere e prendere parte agli eventi che si dislocano in ogni angolo della città o lungo le calli. Immergersi e respirare a pieni polmoni l’atmosfera che invade la Serenissima nel periodo dei festeggiamenti è qualcosa di unico. Qui di seguito vi proponiamo le 5 curiosità sul Carnevale di Venezia.
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Le malefatte
I travestimenti del Carnevale davano la possibilità di nascondere completamente la propria identità e questo portava inevitabilmente a qualche eccesso. Sfruttando i costumi di Carnevale, infatti, i malintenzionati ne approfittavano per compiere una serie di malefatte. Soprattutto al calar del sole, con la complicità del buio e del travestimento era più facile commettere reati senza essere riconosciuti e rimanere impuniti. Proprio per questa ragione, a partire dal 22 febbraio 1339 si dispose il divieto notturno di circolare in maschera per la città.
I primi documenti
- Le sue origini storiche sono antichissime e risalgono al 1094. Sotto il dogato di Vitale Falier, all’interno di un documento veniva citato per la prima volta il vocabolo “carnevale” e, sempre nello stesso, venivano menzionati i “divertimenti pubblici” nei giorni che precedevano la Quaresima. Mentre, il documento ufficiale che dichiara il Carnevale una vera e propria festa pubblica risale al 1296.
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I festeggiamenti
Nel 18esimo secolo, i festeggiamenti del Carnevale di Venezia potevano durare anche fino a sei mesi. In precedenza infatti, le celebrazioni iniziavano la prima domenica di ottobre per culminare nei giorni che precedevano la Quaresima. Mentre oggi il Carnevale ha la durata di circa dieci giorni in coincidenza del periodo pasquale.
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Nessuna distinzione sociale
A Venezia, durante i giorni di Carnevale, tutti i cittadini, anche se di diverse estrazioni sociali e culturali, erano considerati alla pari. Grazie alle maschere e ai costumi indossati che nascondevano l’identità, si annullava ogni forma di discriminazione di appartenenza religiosa, sessuale e sociale.
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La maschera del Medico della Peste
Tra le maschere veneziane più famose possiamo annoverare sicuramente la Bauta e la Gnaga, ma quella con la storia più bizzarra è sicuramente la maschera de il Medico della Peste, riconoscibile dal lungo naso simile al becco di un uccello. Fu inventata dal dottor Charles De Lorme, testimone della pestilenza del 1630 a Venezia, con l’ingenua speranza che questa maschera potesse proteggere i medici dal contagio.