Terremoto in Centro Italia, altre 80 scosse nella notte

Il terremoto in Centro Italia non si placa, sono state avvertite infatti altre 80 scosse dopo la mezzanotte. È stata una notte davvero lunga per gli abitanti del Lazio e dell’Abruzzo. La prima fortissima scossa di ieri si è palesata alle 10:25 vicino Montereale (magnitudo 5.1), la seconda scossa verso le 11:15 (magnitudo 5.5), infine la terza scossa alle 11:25 (magnitudo 5.4). Poi, verso le 14:34, la quarta scossa (magnitudo 5.1). La prima scossa è stata avvertita dalle popolazioni di Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Toscana. La terza scossa ha avuto l’epicentro nella medesima zona del terremoto dell’Aquila risalente al 2009. La quarta scossa è stata sentita in modo molto distinto a Pescara, L’Aquila, Avezzano, Teramo e Roma.

Il terremoto in Centro Italia non finisce, il Cnr fa sapere che ancora è in atto un fenomeno di propagazione a cascata tra le varie faglie vicine che, quindi, si toccano, causando ulteriori e interminabili scosse. Un incubo che sembra non aver mai fine quello del terremoto in Centro Italia che, lo scorso 24 agosto, ha iniziato a flagellare l’Italia portandosi via una parte di noi. Inoltre le fortissime nevicate che si stanno verificando sull’Appennino stanno contribuendo a rendere maggiormente critica la situazione.

Il sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Alessandro Amato, ha dichiarato in un’intervista all’Ansa che «Non si è mai vista una successione di terremoti come questa e, soprattutto, non si sono mai visti quattro sismi con magnitudo superiore a 5 palesarsi con queste modalità (in 3 ore)». Diverso invece il parere di un’altra sismologa dell’Ingv, Concetta Nostro, la quale ha dichiarato che «La serie di scosse che si sono verificate oggi non è indicativa di nessun particolare fenomeno, si tratta di faglie adiacenti che si propagano in sequenza scatenando eventi sismici lunghi e ripetuti. Il terremoto nell’Irpinia è stato proprio così».

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