Mr Felicità: il nuovo film di Alessandro Siani

Dopo il successo de Il principe abusivo Alessandro Siani torna sul grande schermo con Mister Felicità, prodotto anche stavolta da Cattleya e Rai Cinema e scritto a quattro mani con Fabio Bonifacci.

mister felicità
foto di Gianni Fiorito.

Il film, uscito il 1 gennaio nelle sale, racconta la storia di Martino de Simone (Alessandro Siani), il solito ragazzo napoletano dal cuore grande, ma dall’altrettanto grande voglia di oziare. Martino vive in Svizzera insieme alla sorella Caterina (Cristiana dell’Anna), la quale, costretta all’immobilità, ha bisogno di cure piuttosto costose, per cui il ragazzo inizia a “lavorare” come uomo delle pulizie presso il Dottor Gioia, Mister Felicità appunto (Diego Abatantuono), una sorta di curatore di anime, di guru, al quale si rivolgono personaggi famosi e non, per ritrovare la felicità. Durante l’assenza di quest’ultimo Martino si fingerà suo assistente trovandosi coinvolto in una serie di “sfortunati” eventi, che alla fine si riveleranno tutt’altro: sua “paziente” sarà la famosa pattinatrice Arianna Croft (Elena Cucci), la quale, in seguito ad una brutta caduta, ha deciso di appendere i pattini al chiodo. Spetterà quindi a Martino l’arduo compito di far ritornare Arianna sulla pista. E indovinate? Tra i due scoccherà la scintilla.

Insomma Mister Felicità sembra essere un film in pieno “stile Siani”, dove ormai, si sa, non può mancare la storia d’amore che risulta piuttosto centrale; ma è anche un film che racconta, in maniera ironica, “un momento del nostro Paese, che è la mancanza di ottimismo” come afferma lo stesso Siani in conferenza stampa. E continua: “è anche la prova di come dal pessimismo possa nascere l’ottimismo e come magari dietro l’ottimismo possa nascondersi del pessimismo. Proprio la rinascita emotiva è il motore autoriale che si è acceso in me e che mi ha dato lo stimolo per mettere in piedi un nuovo progetto cinematografico che raccontasse le differenze tra ottimismo e pessimismo, tra pensiero negativo e pensiero positivo, tra capacità di chi sa reagire ad una caduta e chi invece ha la completa mancanza di forza nell’ affrontare i mille inciampi che purtroppo ci offre la vita.”

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