Power rankings NBA: la classifica dello stato di forma delle squadre NBA (posizioni 30 – 15)
Arrivati a un terzo della stagione regolare NBA è tempo di bilanci, ossia di power rankings NBA. Quali sono le squadre migliori della lega, quali sono le peggiori? Ci sono state conferme o rivelazioni rispetto alle previsioni di inizio stagione?
La seguente classifica tiene conto di diversi fattori, quali: record assoluto, strisce di risultati dell’ultimo periodo, coefficienti offensivi e difensivi per stabilire quali siano, ad oggi, le squadre più forti e quali quelle meno competitive.
Ecco una leggenda ai valori utilizzati:
Pace: Possessi per 48 minuti (posizione nella lega)
OffRtg: Punti segnati ogni 100 possessi (posizione nella lega)
DefRtg: Punti concessi ogni 100 possessi (posizione nella lega)
NetRtg: Differenza punti ogni 100 possessi (posizione nella lega)
Ed ecco il power rankings NBA di Natale, dalla più scarsa alla più forte, oggi analizzeremo le posizioni dalla 30 alla 15 e successivamente ci occuperemo delle posizioni dalla 14 alla 1.
30 – Brooklyn Nets (Record: 7-19)
Pace: 104.0 (1) OffRtg: 101.7 (22) DefRtg: 109.1 (28) NetRtg: -7.3 (29)
I Nets sono, attualmente, il fanalino di coda della NBA. Nonostante abbiano una partita in meno di Philadelphia, è proprio la sconfitta nello scontro diretto avvenuta il 18 dicembre a condannare all’ultima posizione la squadra di Brooklyn. Nelle ultime 10 partite hanno perso il 70% degli incontri, sono 1-12 in trasferta, e ora devono affrontare Toronto, Golden State e Cleveland. Auguri (e non solo di Natale) … ne avranno bisogno.
29 – Philadelphia 76ers (Record: 7-20)
Pace: 98.9 (14) OffRtg: 97.6 (30) DefRtg: 105.4 (20) NetRtg: -7.7 (30)
Passano le stagioni, cambiano i GM, ma Phila resta sempre nei bassifondi della NBA. La scriteriata scelta di prendere sempre il miglior giocatore disponibile nel draft, ignorando i bisogni di squadra, ha portato ora a una situazione in cui, un lungo di pregevole valore come Noel, è stato messo sul mercato perché incompatibile, per ruolo e minutaggio, con le stella Embiid e l’altro lungo Okafor. Purtroppo le altre franchigie lo sanno e nessuno farà salti mortali per accaparrarsi Noel. Disastro su tutta la linea.
28 – Phoenix Suns (Record: 8-19)
Pace: 103.4 (2) OffRtg: 101.5 (24) DefRtg: 106.6 (24) NetRtg: -5.2 (25)
Phoenix è un’altra squadra in perenne ricostruzione. Non bastano le buone prove di Bledsoe per pensare davvero di poter costruire qualcosa per il futuro. Al momento sono 1-6 nella loro divisione, e hanno il 25% di vittorie fuori casa, e appena il 33% tra le mura amiche. Troppo poco per la squadra che fu di Nash e D’Antoni.
27 – Dallas Mavericks (Record: 7-20)
Pace: 93.2 (29) OffRtg: 100.1 (27) DefRtg: 105.7 (21) NetRtg: -5.7 (27)
Dopo anni al vertice, anche il ciclo dei Mavs sembra essere arrivato al capolinea. Nowitzki ormai risente degli anni, così come Williams e un nocciolo di giocatori troppo, troppo anziani. Il futuro è in mano a Barnes, lasciato partire con Bogut dai Golden State Warriors e a quella che si spera sia una buona pick nel prossimo draft. Se in casa i risultati non sono così malvagi, arrivando quasi al 50% di vittorie, l’1-13 in trasferta dice tutto sul perché di una stagione da tanking.
26 – Los Angeles Lakers (Record: 11-19)
Pace: 101.2 (4) OffRtg: 102.8 (18) DefRtg: 109.6 (29) NetRtg: -6.8 (28)
La partenza sprint dei Lakers aveva stupito tutti. Walton sembrava davvero in grado di restituire dignità a una franchigia in piena ricostruzione dopo l’addio di Kobe. Purtroppo un dicembre da una sola vittoria ha compromesso in parte il buon lavoro di inizio stagione, ma viste le premesse, siamo pronti a scommettere che a Los Angeles sono contenti anche così.
25 – New Orleans Pelicans (Record: 9-20)
Pace: 100.3 (10) OffRtg: 100.4 (26) DefRtg: 104.6 (17) NetRtg: -4.2 (24)
I Pelicans, nonostante Davis stia viaggiando a 30.2 punti a partita e 11.2 rimbalzi, con 2.2 assist e 2.8 stoppate, hanno inanellato 8 sconfitte nelle ultime dieci partite, e sono nella flop five di questa parte di stagione. Il vero peccato è vedere come un giocatore All-Star stia sprecando i suoi migliori anni di carriera in una franchigia che non gli hai mai costruito nulla attorno.
24 – Minnesota Timberwolves (Record: 7-19)
Pace: 97.7 (20) OffRtg: 105.6 (10) DefRtg: 108.5 (27) NetRtg: -2.9 (19)
A inizio stagione il roster di Minnesota era considerato, da tutti gli esperti, come il più ricco di talento futuribile dell’intera lega. Towns, Wiggins e tantissimi altri giovani su cui costruire una dinastia. L’unico compito dell’allenatore era quello di portare una cultura difensiva in un gruppo fin troppo votato all’attacco. Ebbene, ad oggi, il compito sarebbe miseramente fallito. 27esimi in NBA per defensive rating, con 108 punti concessi ogni 100 possessi sono davvero troppi per un gruppo che forse dominerà il futuro, ma che oggi ancora non è pronto.
23 – Sacramento Kings (Record: 10-17)
Pace: 97.4 (21) OffRtg: 102.2 (21) DefRtg: 106.3 (23) NetRtg: -4.1 (23)
I Kings, sulla carta, non sarebbero una cattiva squadra, ma come al solito, uno spogliatoio colorito (per usare un eufemismo) rischia di rovinare l’ennesima stagione a Sacramento. Cousins è tanto forte in campo quanto imprevedibile fuori (le minacce a un giornalista, reo di aver scritto cose scomode sul fratello, sono l’ultimo tassello di un carattere ormai noto a tutti) e ora si è aggiunta anche la grana Afflalo. La verità è che se dopo tanti anni gli episodi fuori dal campo sono sempre così presenti, anche la società, evidentemente, non lavora come dovrebbe.
22 – Miami Heat (Record: 9-19)
Pace: 96.5 (25) OffRtg: 100.5 (25) DefRtg: 103.5 (12) NetRtg: -3.0 (20)
Dopo l’addio di Wade, la franchigia è tutta sulle spalle (davvero larghissime) del centro Hassan Whiteside. Nonostante la sua stagione da 17.4 punti e 14.7 rimbalzi a partita, e la sua costante presenza di intimidatore difensivo, agli Heat manca evidentemente costanza offensiva e nessuno dei rimpiazzi, al momento, è stato in grado di sostituire un giocatore come Wade.
21 – Denver Nuggets (Record: 11-16)
Pace: 101.0 (6) OffRtg: 104.2 (14) DefRtg: 107.9 (25) NetRtg: -3.7 (21)
I Denver del nostro Gallinari, al contrario degli Heat, hanno un ottimo impatto offensivo sulle gare, ma pagano dazio nella loro metà campo difensiva. Manca un vero intimidatore d’area e la scelta di far giocare Gallo da quattro tattico apre sicuramente spazi in attacco, ma concede troppo in termini di fisicità e rimbalzi, cosa che non avviene con Faried.
20 – Orlando Magic (Record: 12-17)
Pace: 97.1 (24) OffRtg: 99.5 (28) DefRtg: 105.0 (19) NetRtg: -5.5 (26)
Dicembre è stato un mese d’oro per gli Orlando Magic. Hanno segnato 10,3 punti in più per 100 possessi rispetto a novembre e si godono il momento d’oro di Ibaka e Gordon, non avranno ambizioni da playoff, ma se continuano a migliorare così, potrebbero riservare sorprese.
19 – Portland Trail Blazers (Record: 13-16)
Pace: 100.9 (8) OffRtg: 107.7 (8) DefRtg: 110.4 (30) NetRtg: -2.7 (18)
Portland è la peggiore squadra dell’NBA per quanto riguarda i punti concessi in difesa ogni 100 possessi. A poco servono le magie di Lillard e McCollum che in coppia, in attacco, mettono a segno quasi 50 punti a partita. Per un posto nei playoff servirà ben altra attitudine difensiva, cosa che al momento sembra impossibile da pronosticare.
18 – Atlanta Hawks (Record: 13-14)
Pace: 101.2 (5) OffRtg: 101.6 (23) DefRtg: 102.6 (9) NetRtg: -1.1 (16)
Atlanta, dopo essere stata per lunghi tratti della scorsa stagione una delle pretendenti al titolo a Est, si ritrova ora in un limbo. L’innesto di Howard, che viaggia a 15 punti e 14 rimbalzi di media, sembra aver ridato motivazione al lungo, reduce da una serie di stagioni disastrose a Ovest, e ha portato una buona costanza difensiva di squadra. Quello che manca, invece, è evidentemente ritmo in attacco e soluzioni offensive. Gli Spurs dell’Est sono solo un ricordo.
17 – Washington Wizards (Record: 12-15)
Pace: 98.9 (15) OffRtg: 105.2 (11) DefRtg: 106.2 (22) NetRtg: -1.0 (15)
Washington viene da cinque vittorie nelle ultime sette partite, e contro Indiana è arrivata una sconfitta inaspettata. Wall, con quasi 24 punti e 10 assist a partita, è la solita sicurezza insieme al fedele scudiero Beal, autore di quasi 23 punti a partita. Il vero problema è il 2-9 fuori casa, statistica senza la quale gli stregoni sarebbero ben oltre il 50% di vittorie in stagione.
16 – New York Knicks (Record: 14-13)
Pace: 99.3 (12) OffRtg: 104.4 (13) DefRtg: 108.1 (26) NetRtg: -3.7 (22)
I Knicks sono sopra il 50% di vittorie in stagione e già questa è una notizia da quelle parti. Il Garden ama l’energia di Jennings in regia al posto di Rose ma, al momento, lo stesso Jennings sta tirando con il 28% nei tiri dal palleggio e l’offensive rating con lui è sceso a 92 punti per 100 possessi. A volte non basta solo impegnarsi e piacere al pubblico a quanto pare.
15 – Chicago Bulls (Record: 14-13)
Pace: 97.4 (22) OffRtg: 103.6 (16) DefRtg: 102.9 (11) NetRtg: +0.6 (12)
Con la larga vittoria contro i Pistons, i Bulls sono tornati sopra il 50% di vittorie in stagione. Wade, tanto per dimostrare a Miami che non era finito e che i soldi che chiedeva avevano un senso, sta viaggiando a 19,5 punti di media a partita e Butler quasi a 25, con 6 rimbalzi e 4 assist. Manca probabilmente qualcosa sotto canestro per diventare un fattore in vista dei playoff, ma saranno clienti scomodi per chiunque.
Questa era la prima parte dei power rankings NBA di Natale, a breve affronteremo anche le posizioni dalla 15 alla 1.
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