Le Asiatique, apre a Roma la nuova perla della cucina orientale

Amanti della cucina orientale, ma soprattutto curiosi in cerca di novità gourmet, dal 17 dicembre, a Largo della Fontanella di Borghese, aprirà ufficialmente i suoi battenti Le Asiatique, il nuovo tempio delle cucina asiatica interpretata in chiave fusion.
Uno splendido spazio in cui i cultori o non dei cibi orientali, non potranno fare a meno di inchinarsi al cospetto di una proposta culinaria ricercata e dal linguaggio gastronomico squisitamente interculturale e contemporaneo.

A due passi da Piazza di Spagna, in un palazzo settecentesco, il mondo giapponese sarà racchiuso in una superficie di circa 300 mq, pronta per accogliere, incantare e rapire tutti coloro che varcheranno la soglia di questo splendido locale. Una piccola magia resa possibile dal lavoro certosino della Laurenzi Consulting e dell’architetto milanese Matte Crippa.
“Omotenashi” è la filosofia sposata da Le Asiatique, ovvero  “intrattenere gli ospiti con tutto il cuore”, dunque in maniera disinteressa e amorevole – così Stefano Calò, ideatore insieme a Michelle Sermoneta di questa perla gastronomica giapponese, parla della sua creatura, un gioiello paragonabile per ricercatezza e qualità ad un’Akoya Hanadama nonostante la firma made in Italy.

A guidarvi alla scoperta di questo locale, infatti, non potrà che essere lo stupore, sentimento che si intensificherà passo dopo passo, quando, dopo aver ammirato il grande bancone circolare all’entrata, che presidia una sala impreziosita da uno specchio a mosaico che ne amplifica i volumi, attraverserete le altre cinque stanze, ciascuna resa sui generis attraverso pezzi d’arte orientali ad opera dell’artista Chiara Montagner: la sala del Kimono, in cui è possibile ammirare un autentico capolavoro esposto anche al Museo di Shanghai e alla Triennale di Milano nel 2007, rappresentato dal tipico indumento giapponese ricostruito attraverso migliaia di francobolli provenienti da tutto il mondo, la sala del Ventaglio, le stanze delle Geishe, e la sala dello Shoji (la parete scorrevole giapponese). Il tutto inserito in una cornice di pareti di color prugna, a riscaldare l’ambiente e renderlo più accogliente.

Le Asiatique

E se la location non dovesse bastare ad incuriosirvi, a sciogliere ogni dubbio ci penserà la proposta gastronomica targata Le Asiatique, che punta a contaminare la cucina japan con quella mediterranea.
A capo di questa operazione, lo chef Daniel Cavuoto, che  guiderà un team internazionale avvalendosi della sua esperienza multiculturale, frutto di una carriera che ha sullo sfondo città come Londra, Monaco e Tenerife.
Lo sguardo si perderà tra le Ostriche in tre stili con salsa Shisospicy lemon dressing e granita d’erbe in salsa Ponzu, i Gyoza di Anatra e Foie Gras – dei saporiti ravioli alla piastra con fonduta di parmigiano 36 mesi -, il Black cod (merluzzo nero marinato al miso su crema di cavolfiore), un pesce pregiato dell’Alaska lasciato in purezza per il suo gusto già saporito e marinato dalle 36 alle 120 h, l’Astice in 3 consistenze ovvero Teppanyaki di astice in beurre blanc di crostacei, chela croccante e insalatina di guacamole e nocciole, fino ad arrivare alla Tartare di manzo Wagyu con tartufo nero e rosso d’uovo e al Petto d’Anatra marinato in salsa Galbi e laccato al miele, con millefoglie di patate e alga nori e purea di rapa rossa.

A riportarvi sulla Terra, ricordandovi alcuni dei piatti a cui il palato è più abituato, ma non per questo meno unici per  gusto e qualità, una sorta di “comfort dishes” come la Tempura di gamberi rossi e funghi, il Carpaccio di salmone all’Acqua di Oriente con Guacamole, purea di mango e noccioline, la Ceviche di Ricciola con uova di salmone, cipolla rossa e habanero, i Nigiri e Sashimi di ogni tipo, dal salmone al foie gras, e gli irrinunciabili Crispy sushi rice.
Protagonisti di questa esperienza culinaria, insieme ai piatti, anche vini e bollicine di provenienza italiana e francese, distillati, e cocktail che giocano con sapori e colori delle spezie, tra cui drink “polinfunzione” da bere e mangiare come il Morgan’s Shrub N.1, con acqua d’ostrica e ostrica.

È giunto il tempo di lasciarsi guidare dalle hashi e, da Le Asiatique, prepararsi a compiere un viaggio alla scoperta di un mondo giapponese prima d’ora sconosciuto.