Napoli, Ruben ha di nuovo due mamme sull’atto di nascita

La trascrizione dell’atto di nascita è legittima e non viola l’ordine pubblico italiano. A dichiararlo è il Tribunale di Napoli, che ha legittimato la decisione del Comune di iscrivere all’anagrafe il certificato di nascita del bambino, nato in Spagna.

daniela-conte-marta-loiGià è difficile ai tempi d’oggi nascere da madre e padre, figuriamoci da due donne, ma la storia del piccolo Ruben, è la dimostrazione che tutto è possibile, basta volerlo.

Il caso del bimbo, concepito in Spagna e figlio di due donne, Daniela Conte e Marta Loi, scoppiò nell’ottobre del 2015 quando il prefetto ordinò al sindaco di annullare la trascrizione, eseguita il 30 settembre dello stesso anno,  dell’atto di nascita e che menzionava le due donne come genitori. Di fronte al silenzio del sindaco, il prefetto procedette allora, il 5 novembre con la cancellazione della trascrizione.

Il primo cittadino, Luigi De Magistris, decide poi, con le due madri di ricorrere ai giudici che oggi hanno posto fine alla travagliata vicenda. La prima sezione civile del Tribunale di Napoli ha ordinato all’ufficiale di Stato civile del Comune di Napoli di procedere alla ritrascrizione dell’atto di nascita di Ruben. La trascrizione effettuata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris non viola l’ordine pubblico italiano.

“E’ stata vinta una grande battaglia non solo di civiltà giuridica, ma anche e soprattutto di natura morale e sociale che dal primo momento abbiamo fatto nostra ed è grande la nostra soddisfazione”, ha commentato il sindaco. Una grande battaglia e sicuramente un ulteriore passo in avanti per le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

ruben-mamme-300x225La cancellazione della trascrizione sarebbe atto sproporzionato, secondo il Tribunale, “In presenza di un modello familiare che, secondo il sentire e l’agire del legislatore sovranazionale, può ricevere legittimazione a sufficienza dal raccordo tra il dato materiale, il parto della Conte e il dato spirituale”.

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