Milano, nel 2006 uccise la suocera, arrestato per stalking alla fidanzata
Francesco Palmisano è stato catturato dalla polizia per atti persecutori nei confronti della nuova fidanzata da cui aspetta un figlio e che sarebbe stata minacciata con una pistola mentre era alla fermata dell’autobus
Il lupo perde il pelo ma non il vizio e Francesco Palmisano è nato lupo e lupo rimane. Un uomo violento, iroso e aggressivo, conosciuto da tutti nel quartiere come un “mostro”. Nel “curriculum” dell’uomo, ci sono lesioni personali, minacce, stupefacenti, rapina e resistenza a pubblico ufficiale.
Inoltre, l’8 febbraio 2006, era stato arrestato a Milano per l’omicidio della suocera, nell’appartamento in via Lomazzo in cui viveva con la moglie. La suocera di Palmisano si chiamava Fabiana Claudia Benedetti, aveva 50 anni. Gli investigatori la trovarono nel suo letto. Le indagini hanno rivelato che la donna ha subìto per anni le violenze e le angherie di Palmisano, successivamente condannato per omicidio doloso.
Alla fine Palmisano era stato condannato a 14 anni di reclusione, grazie alla riduzione di un terzo della pena per il rito abbreviato. I giudici della Prima Corte d’Assise di Milano lo avevano condannato per maltrattamenti aggravati dalla morte della vittima e dalla crudeltà, oltre che per maltrattamenti nei confronti della moglie Katia Intravartolo era, poi, uscito dal carcere, nel 2013, usufruendo di un affidamento terapeutico, conoscendo dopo poco tempo l’ attuale nuova compagna.
Oggi a distanza di anni, è stato catturato dalla polizia per stalking nei confronti della nuova fidanzata da cui aspetta un figlio. Secondo alcuni testimoni l’uomo avrebbe minacciato la fidanzata con una pistola, mentre si trovava alla fermata dell’autobus.
Lo scorso 3 dicembre la compagna, dopo anni di ripetute violenze, avrebbe denunciato il compagno che non accettando la separazione, avrebbe iniziato a minacciarla. Dopo l’episodio ultimo e dopo un così grande spavento per la donna incinta, Pamisano è stato nuovamente arrestato.
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