Totti sul Referendum: non usate la mia immagine
La campagna elettorale per il Referendum del 4 dicembre è entrata nella sua ultima settimana, di fuoco. Dopo gli endorsment spregiudicati di chiunque godesse di un briciolo di fama, le dichiarazioni di Francesco Totti sul Referendum provano a gettare acqua sul fuoco.
Acqua mica tanto, poiché quella del capitano della Roma è una diffida a tutti gli effetti. Oggetto della disputa è un’immagine immortalata nel corso di una partita contro la Juventus, in cui Totti esultava con un soddisfatto “4 e a casa“, riferito ai quattro gol subiti dalla rivale; riportata nello scontro referendario l’immagine sembra fatta apposta per invitare tutti i cittadini, li 4 dicembre, a mandare a casa il governo Renzi.
Ma Francesco Totti si è subito opposto all’uso del suo nome, e di qualsiasi sua immagine, in favore dell’uno o dell’altro schieramento. La diffida è arrivata dai suoi canali ufficiali, dove il capitano ha dichiarato:
In riferimento alla circolazione sui social e nelle strade di Roma, durante gli ultimi giorni, di immagini che mi rappresentano legate a slogan referendari, diffido chiunque dall’utilizzo della mia immagine per scopi politici, tanto più nell’ambito del dibattito elettorale che dovrebbe essere circoscritto al civile confronto sul merito del referendum, evitando inutili strumentalizzazioni da parte dei due schieramenti referendari.
Forse nessuno se lo aspettava, ma è dal mondo del calcio, dunque, che arriva l’invito a mantenere la discussione sul referendum all’interno del suo ambito, senza strumentalizzazioni che ormai sono diventate grottesche più che inutili. Il 4 dicembre si avvicina, e ne vedremo ancora delle belle. Ma almeno Francesco Totti sul suo voto non si è sbilanciato, dando una lezione a tutti quei personaggi che in questi giorni stanno ridicolizzando il teatro politico con le loro esibizioni da macchiette.