La Chapecoense si schianta sulle montagne colombiane
Nella sera di ieri, la Chapecoense della serie A brasiliana, è precipitata sulle montagne colombiane, nei pressi della città di Medellin. La squadra volava su un aereo di linea della compagnia Lamia. Il velivolo, un RJ-85, aveva segnalato guasti all’impianto elettrico. Era partito dall’aeroporto internazionale di San Paolo e volava su una zona montagnosa della Colombia dopo aver fatto scalo in Bolivia. A bordo c’erano 81 persone, tra cui la Chapecoense, squadra di calcio della serie A brasiliana. Ad ora sono solo 13 i superstiti, tra cui Alan Ruschel, 27 anni, terzino della squadra.
Secondo i primi rapporti, l’aereo è scomparso dai radar alle 21:30 (2:30 in Italia) e l’incidente è stato segnalato alle 22:34. I centri medici nelle vicinanze sono stati allertati per ricevere i feriti, mentre all’aeroporto di Medellin è stato allestito un centro di comando per le operazioni di salvataggio e recupero.
La squadra della Chapecoense, originaria di Santa Catarina, avrebbe dovuto viaggiare con un charter diretto per Medellin ma l’aviazione brasiliana aveva vietato il decollo. La delegazione composta da 42 persone tra giocatori, staff e dirigenti, si è quindi imbarcata a San Paolo con altre 30 persone (di cui molti erano giornalisti o tifosi) e 9 membri dell’equipaggio. La trasferta era una di quelle importanti: la Chapecoense doveva giocare, contro l’Atletico Nacional di Medellin, la finale della Copa Sudamenricana, equivalente della nostra Europa League. Il club, fondato nel 1973, viveva la sua prima finale di un torneo internazionale. Era dato per sfavorito ma stava facendo vivere un sogno alla piccola città di Chapecò (200mila abitanti) nello Stato di Santa Catarina. La federazione di calcio del Sud America, il Combemol, ha sospeso tutte le gare. Il presidente della federazione, Alejandro Dominguez, è in viaggio verso Medellin, vicino al luogo della tragedia. L’Atletico Nacional ha ovviamente manifestato tutto il suo cordoglio, così come molte squadre del campionato brasiliano e di tutta l’America Latina.
Twitter: @g_gezzi
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