63 centesimi di debito. Equitalia manda 3 cartelle esattoriali!
63 centesimi di debito con l’Erario. Questa la richiesta che si è visto arrivare un imprenditore bellunese, Giobbe Mastellotto, che immaginiamo si sia molto preoccupato quando si è visto recapitare non una, ma ben tre lettere da parte di Equitalia. Si perché assurdità nell’assurdità, l’Ente preposto alla riscossione ha suddiviso il debito in tre diverse lettere per un ammontare di pochi centesimi in ognuna. Ma il totale è di 63 centesimi. Viene naturalmente spontaneo chiedersi quanto sarà costato ad Equitalia inviare tre lettere. Il Signor Giobbe, che già dal nome denota biblica pazienza, avendo appurato di essere un pericoloso evasore si è recato quindi negli uffici di Equitalia per sanare la sua posizione, ma si è levato lo sfizio di restituire il maltolto pagando con una banconota da 100 euro. Tornato a casa ha raccontato la vicenda, con tanto di foto a corredo per provare di non aver inventato una bufala, sulla sua pagina Facebook.
Certo non è un caso di quelli che indignano, 63 centesimi di debito fanno ridere, ma non si può non considerare l’idiozia e l’ottusità della burocrazia che spulcia i conti fino a trovare queste inezie ma alle volte si lascia sfuggire debiti milionari o “nullatenenti” proprietari di decine di appartamenti. Forse un colpo di coda prima della sua chiusura (che poi chiusura non sarà, è solo una sanatoria che sarà seguita da un cambio di nome) per dimostrare che Equitalia controlla, a loro non si sfugge, e se per recuperare 63 centesimi si spendono almeno 10 euro fa nulla, a loro non la si fa. Tra l’altro se il Sig. Giobbe non avesse pagato avrebbe rischiato il fermo amministrativo dell’auto ed altre sanzioni. Perché se non paga svariati milioni un Valentino Rossi o un Pavarotti poi si fa un grande sconto e si sana la posizione con foto tra il Vip di turno ed i sorridenti funzionari delle tasse, ma se ti sfuggono 63 centesimi rischi grosso.
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