Nicola Cosentino, ex deputato Pdl condannato a 9 anni di carcere
Un processo lunghissimo, iniziato nel marzo 2011, un duro verdetto che ha portato i giudici del collegio C della prima sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a condannare Nicola Cosentino, ex sottosegretario del Pdl, accusato di concorso esterno in associazione camorristica nell’ambito dell’indagine denominata Eco4, a nove anni di reclusione.
La sentenza è stata letta ieri in aula e il collegio del Tribunale, presieduto dal giudice Giampaolo Guglielmo – a latere, Pasquale D’Angelo e Maria Rosaria Dello Stritto-, ha anche condannato l’ex coordinatore campano di Forza Italia all’interdizione legale per il periodo della condanna e alla misura di sicurezza della libertà vigilata di due anni, da scontare al termine della pena. A completare il quadro, l’assoluzione di Nicola Cosentino soltanto per quanto concerne l’ipotesi di riciclaggio, incentrata sul presunto scambio, da parte dell’imputato, di assegni bancari e titoli di credito tra gli esponenti del clan camorristico e l’impresa di famiglia, la Aversana Petroli (tra i testimoni infatti, ascoltati durante il processo, fanno capolino anche i big del clan dei Casalesi, oggi pentiti, tra cui l’ex reggente del clan Bidognetti, Franco Di Bona, Anna Carrino, Luigi Guida, Gaetano Vassallo, e alcuni esponenti della politica campana, dei quali fa parte l’ex Governatore della Campania, Antonio Bassolino).
Un’oscura e pesante ombra nella vita, lavorativa e non, di Nicola Cosentino, un’aspra e dura condanna che, stando alla richiesta, pronunciata durante la requisitoria, del pm Alessandro Milita, doveva essere portata a sedici anni di carcere.
“Prendiamo atto della decisione del tribunale che ritiene che cui sia il concorso esterno, per noi non è così, ma attendiamo di leggere le motivazione ”- ha sottolineato l’avvocato dell’ex parlamentare di Forza Italia, Agostino De Caro, durante un’intervista a “La Presse”, aggiungendo che “ Una cosa è sicura impugneremo la sentenza e lotteremo fine alla fine per difendere l’innocenza di Cosentino”.
Nicola Cosentino: le accuse e la condanna
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