Ultim’ora: Fortissima scossa di terremoto tra Marche e Umbria
ORE 7:43 – Una nuova, fortissima scossa di terremoto si è verificata tra le Marche e l’Umbria. I primi dati indicano una magnitudo di 6,5 a 10,8 km di profondità, l’epicentro è nella zona di Preci.
Questa è la scossa più intensa dall’inizio dell’evento sismico del 24 agosto e addirittura è la scossa più forte in assoluto (6.5) dal terremoto dell’Irpinia del 1980 (6.5).
La scossa è stata avvertita chiaramente fino a Roma, ma arrivano segnalazioni addirittura da Bolzano e dalla Puglia.
Moltissime le persone in strada, segnalate fughe di gas e crolli nelle zone già colpite dai precedenti eventi sismici.
A Norcia è crollata la cattedrale di San Benedetto e anche il campanile è completamente lesionato.
Il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci ha dichiarato: “Io sono a Fano, dove vivo, ma mi dicono che ci sono stati crolli, che è un disastro! Si è aperta la terra, c’è fumo,un disastro. Spero che i testoni che erano rimasti a Santangelo si siano spostati nella notte”
ORE 8:45 – Chiusa temporaneamente la metropolitana di Roma dopo la violenta scossa di terremoto.
L’INGV ha rivisto la magnitudo della scossa da 6,1 a 6,5. E’ stata forte come quella in Irpinia del 1980.
ORE 9:00 – Fermata la circolazione ferroviaria in Umbria per il controllo delle infrastrutture.
Ad Amatrice sono crollate la torre civica e la chiesa di Sant’Agostino a causa della nuova scossa di terremoto di questa mattina.
LE FOTO DELLA CATTEDRALE DI NORCIA, PRIMA E DOPO:
ORE 9:10 – Chiuso ad Ostia il cavalcavia di via Chierchia per verifiche tecniche, dopo l’apertura di una crepa in seguito al sisma del 30 Ottobre.
La via Salaria è bloccata dal chilometro 112.
Chiusa la statale delle Tre Valli, la strada principale per Norcia. La chiusura è stata disposta per la caduta di alcuni massi ed è stata disposta dall’ANAS.
ORE 9:20 – A Roma, in un palazzo in zona Marconi, in via Bartolomeo Cristofori sarebbe precipitato un ascensore a causa della scossa di questa mattina. Al momento dell’incidente il palazzo era vuoto. Sono presenti calcinacci anche presso la Basilica di San Paolo.
ORE 9:30 – L’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria ha rilasciato una nota in cui non esclude la possibilità di una nuova scossa:
“Ogni volta che si sviluppa un terremoto lungo una superficie di faglia, la zona ipocentrale si scarica (rilassamento) e vengono caricati i volumi adiacenti (lateralmente) alla faglia stessa. Tali volumi, sottoposti ad un nuovo stato di stress, possono cedere (rompersi) e generare terremoti a loro volta. Sono processi di propagazione laterale della sismicità (contagio) relativamente frequenti, già osservati in altre aree sismiche della Terra come per esempio in Turchia, California e Haiti. Questo processo sta coinvolgendo l’Appennino centrale in questi mesi. Il terremoto si è spostato da Amatrice verso nord, nell’area di Visso e Ussita, e da questi luoghi oggi nuovamente verso sud nell’area di Norcia, dove il terremoto di Amatrice di agosto si era arrestato. Gli intervalli di tempo tra un terremoto forte ed una altro forte adiacente possono essere di anni o decine di anni, ma anche giorni o mesi come sta accadendo oggi in Appennino centrale. Purtroppo non siamo in grado di prevedere quando e come tale sequenza sismica andrà a scemare, né possiamo in linea teorica escludere altri terremoti forti come e più di quelli avvenuti fino ad oggi in aree adiacenti a quelle colpite in questi mesi. Va però detto che se da una parte questa sequenza è fortemente preoccupante, dall’altro lato la propagazione laterale fa sì che si verifichino una serie di terremoti forti ma non fortissimi. Molto peggio sarebbe se tutti questi segmenti della facomunicaglia (Amatrice, Visso, Norcia) si fossero mossi tutti insieme generando un terremoto di magnitudo almeno 7.0“.
ORE 10:30 – Crepe e cornicioni caduti nella basilica di San Paolo a Roma. La basilica al momento sarebbe stata chiusa per effettuare le verifiche del caso. E’ caduto anche il supporto di uno dei grandi candelabri della basilica. Sul posto sono già arrivati agenti della polizia municipale e dei vigili del fuoco. Verifiche anche nella basilica di San Lorenzo, per frammenti di calcinacci caduti nella navata pricipale.
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