I 7 motivi per cui Snapchat vale 23 miliardi
Snapchat, la app social più amata dai teenager secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal, si prepara a debuttare in borsa la prossima primavera con un collocamento da 25 miliardi di dollari (pari a 23,2 miliardi di euro) il maggiore in Usa dai tempi della quotazione in borsa di Alibaba colosso del commercio online nel 2014. Con 150 milioni di utenti giornalieri ad agosto di quest’anno, 40 milioni in più dallo scorso dicembre, Snapchat ha ormai superato Twitter ( 140milioni di utenti) attestandosi come l’app preferita dagli under35 dopo Facebook e Instagram. Due adolescenti americani su cinque la usano tutti i giorni e ogni giorno giorno i suoi utenti condividono 10 miliardi di video, due miliardi in piu’ di Facebook. Un vero e proprio fenomeno in costante crescita. Ma cosa rende quest’app così speciale?
Ecco i 7 motivi per cui vale 23 miliardi:
1) Privacy: L’icona di Snapchat sul telefonino è un fantasmino, proprio a voler ricordare la caratteristica per cui il servizio è così famoso: la app permette infatti di inviare messaggi, foto e video che si cancellano da soli dopo essere stati visualizzati dall’utente, senza poter visti da terzi indesiderati e soprattutto senza restare per sempre nei server di Snapchat, come invece succede con foto video e messaggi su Facebook.
Su Snapchat inoltre i ragazzi possono condividere i messaggi con una loro cerchia ristretta di amici, spesso gli stessi che hanno nel mondo reale che a seconda delle interazioni, che vengono identificati da una diversa “emoji”. Pertanto i millennials la amano perché offre molta più privacy e non c’è molta pressione sociale come su fb, dove ogni contenuto col potentissimo strumento del like, è esposto al giudizio della intera community (soprattutto se non si usano correttamente le restrizioni di privacy). I like e commenti non esistono infatti e sono sostituiti da tre paramenti fondamentali: punteggio, visualizzazioni e screenshot (il punteggio non è altro che la somma delle interazioni su Snapchat,le visualizzazioni sono il totale degli utenti che vedono i tuoi snap e quindi vedono i contenuti nella tua storia e gli screenshot sono le azioni che fanno i tuoi seguaci quando notano qualcosa di interessante)
Inoltre su Snapchat i giovanissimi non devono più ricevere le scomode richieste d’amicizia e i controlli dei loro genitori.
2) I contenuti sono volatili e creativi: altra funzione molto apprezzata di Snapchat sono le ‘Stories’ ovvero dei montaggi di foto e video che dopo 24 ore si auto-eliminano cancellandosi.
3) E’ divertente e smart:ai giovanissimi piace perché Snapchat ha moltissime le funzioni per divertirsi a modificare le foto in maniera buffa, creare fotomontaggi e intrattenersi magari mentre si è sui mezzi pubblici per andare a scuola o mentre la prof spiega latino.
4) Snapchat ha anche la valenza di un fenomeno generazionale: i millennials hanno trovato in essa uno spazio tutto loro e volendo distinguersi dai loro genitori, che hanno ormai eletto Facebook a loro spazio social preferito hanno colonizzato presto Snapchat che ha soprattutto utenti giovanissimi e risulta semisconosciuto al pubblico più adulto. Per cui se consideriamo anche il fatto che i messaggi si auto distruggono Snapchat significa per i teenager: niente genitori ficcanaso e niente barbose discussioni da “adulti” da sopportare come avviene su FB.
5) Informazione “facile” e immediata: la funzione ‘Discover’ di Snapchat consente un accesso molto piu’ funzionale e immediato all’ informazione rispetto a Fb o Twitter che risultano molto più caotici e dispersivi. Snapchat permette con questa funzione di visionare subito un’offerta editoriale ampia ma sintetica e non dispersiva, con notizie selezionate da un team specializzato dell’azienda. Gli utenti possono iscriversi ai canali delle maggiori testate presenti sull’ app tra cui troviamo autorevoli realtà dell’informazione e dell’intrattenimento quali Cnn, National Geographic, Daily Mail, Mtv e Vice. Discover ha inoltre elevato ogni utente a possibile cronista per un giorno: con la funzione ‘Live Stories’, chiunque può fare un video su un evento in corso, come una partita, un concerto, un comizio politico o persino un fatto di attualità. I video piu’ rilevanti vengono selezionati dal team editoriale e inclusi in una sorta di rassegna tarata a livello locale, dove ogni utente potrà visualizzare le ‘storie’ inviate dagli altri iscritti provenienti dalla sua zona.
6) E’ l’unico vero possibile concorrente di FB e Mark Zuckerberg ne è consapevole al punto, che già nel lontano 2013 tentò di acquistarla da Evan Spiegel, uno dei due fondatori di Snapchat, offrendo tre miliardi di dollari per vedersi rispondere picche. Da allora Facebook ha cercato in tutti i modi di eguagliare Snapchat inserendo su FB servizi simili a quelli di Snapchat ( vedi la recente introduzione su FB della funzione “Stories” identica a quella dell’app col fantasmino) ma sfortunatamente per Zuckerberg gli utenti restano fedeli all’app coi messagini che si autodistruggono.
7) E’ un azienda a forte innovazione : infine come se non bastasse per essere l’app social più hot del momento e la più temuta dalla concorrenza, Snapchat che non a caso si definisce come una camera company, ha annunciato che lancerà sul mercato nei prossimi mesi gli Spectacles i nuovi trendissimi occhiali per la realtà aumentata, che andranno a concorrere coi già poco fortunati Google glass. Gli spectacles si presenteranno come un bel paio di occhiali da sole, in vendita a un prezzo piu’ molto più conveniente di quelli del grande G (130 dollari contro i 1.500 dei Google Glass).
In alto, sul lato esterno della lente destra gli Spectacles ospiteranno la telecamera wireless piu’ piccola mai vista prima, che offre una visione analoga a quella dell’occhio umano. I video così realizzati finiranno direttamente sull’ app, con ciò Snapchat si prepara ad affrontare molto bene quella che è sempre più la tendenza principale del web e cioè la predilezione per i contenuti e le tecnologie video. E non c’è dubbio che con tutte queste frecce al suo arco Snapchat farà sicuramente parlare ancora molto di sè!