App spia negli smartphone: 10 arresti per prostituzione e traffico di droga
Le prostitute controllate con app spia installati nei loro cellulari, portano a galla nel torinese un giro di prostituzione e traffico di droga. I carabinieri della Compagnia di Torino Oltre Dora hanno eseguito diversi arresti in flagranza nei confronti di 10 albanesi responsabili, a vario titolo, di reclutamento, sfruttamento e induzione alla prostituzione, porto abusivo di armi, usura, estorsione, lesioni aggravate e produzione di droga.
La metodologia di questi criminali era semplice. Le ragazze arrivano in Italia, provenienti dalla Grecia e Albania, con la promessa di un lavoro, di una casa e di un matrimonio, ma il loro destino era la strada. Gli aguzzini instauravano con queste ragazze un rapporto sentimentale di comodo, che serviva solamente a sottomettere psicologicamente le giovani donne, rese schiave dal lavoro e, forse, anche dall’amore e in più erano controllate dagli stessi 24 ore su 24 tramite un’app spia installata nel loro cellulare. Poi i guadagni della prostituzione erano reinvestiti nella produzione industriale di marijuana, grazie al lavoro di un botanico esperto in coltivazioni di canapa indiana e campi di marijuana realizzati in zone isolate e in aree appositamente disboscate per la coltivazione.
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