Nevermind compie 25 anni. I Nirvana entrano nella storia

“Nevermind”  leggendario disco dei Nirvana, il  disco che ha riscritto la storia del rock all’ inizio degli anni novanta,compie oggi 25 anni.

Era il 1991 ed in classifica c’erano ancora personaggi come Michael Jackson, i Van Halen, Micheal Bolton ed i Guns N’ Roses con Use Your Illusions, la musica alternativa era ancora in embrione ed a sorpresa un gruppo semi-sconosciuto di 3 ragazzi: Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl da Seattle, il 24 settembre 1991 partorirono il disco perfetto e con esso un nuovo genere, il “Grunge”.

Il Grunge non era solo un modo di fare musica ma una filosofia: lo stile di vita che identificò una generazione ed elesse Seattle a sua capitale, la capitale del nuovo rock. Un suono alternativo ed ibrido che mescolava l’heavy metal, l’ hard rock e il punk rock.

Il grunge era la nemesi del pop e del rock degli anni ’80 di moda fino a quel momento, fatto di sintetizzatori ed effetti speciali, capelli cotonati e positività. Il Grunge vi si contrapponeva con le sue sonorità semplici e sporche, con una predilezione ossessiva per i suoni distorti e rumorosi e una focalizzazione esclusiva sull’uso di chitarra-basso-batteria. Una vera rottura con  il passato ed il rifiuto categorico di tutte le infrastrutture musicali e non solo, uno stile che rispecchiava anche un mutato modo di sentire: nel Grunge i testi trattano spesso di argomenti come la frustrazione di vivere, la tristezza, la rabbia verso una vita vissuta passivamente, la ribellione. La musica così che negli anni ’80 era diventata solo una “festa”, diveniva nuovamente col Grunge uno strumento di protesta sociale contro l’establishment politico e culturale del tempo.

Secondo album in studio dei Nirvana, “Nevermind”  fu registrato in fretta e furia, con un batterista rimediato all’ ultimo (Dave Grohl), ma ciò che ne uscì fu un capolavoro che intercettava lo spirito di un epoca e dava voce al disagio di una generazione ed ai suoi tormenti.

“Nevermind” guardava ad un nuova era musicale e chiudeva definitivamente un’epoca. Kurt e compagni avevano fatto centro ed avevano inconsapevolmente registrato un album straordinario che racchiudeva tutto questo nel disco perfetto.

“Nevermind” fu un disco perfetto, perchè già dalla copertina fece capire che tutto era cambiato: l’immagine del bambino di 4 mesi nudo immerso in piscina immortalato mentre rincorre un dollaro appeso ad un amo, resta una delle immagini iconiche più significative della storia del rock. Perfetto perchè conteneva un singolo straordinario come“Smells Like Teen Spirit”, che trascinò il disco fino al primo posto della classifica dei dischi più venduti negli Stati Uniti accompagnato da un video in cui i ragazzi degli anni ’90 per la prima volta potevano vedere quasi se stessi, in un brano che cantava tutta la loro frustrazione e tristezza.I Nirvana si vestivano come loro e parlavano agli adolescenti americani e del mondo, contrapponendo alla facile melodia e alla superficialità del pop anni’80 la voce sofferta, che poi sfociava in rabbiosi ritornelli urlati del loro leader Kurt Cobain, il quale faceva della disperazione proprio, la sua cifra stilistica. Bello e dannato col viso angelico, ma gli occhi illuminati di una lucida follia, ipnotizzò tutti col suo carisma. Ma fu un disco perfetto non solo perchè Nevermind aveva le sonorità giuste e la voce di un lead singer come Kurt Cobain, ma sopratutto perchè Nevermind conteneva altre pietre miliari che fecero la storia: canzoni forti e ben strutturate che stilisticamente rimanevano nel solco del primo singolo, canzoni come “Come as you are”, “In Bloom”“Lithium”, brani che hanno veramente cambiato la musica ispirando tutti quelli che sarebbero venuti dopo col loro punk lento e i testi semplici.

Dagli Arctic Monkeys ai Foo Fighters, dai Green Day ai White Stripes e tanti altri moltissime band sono state influenzate da Nevermind.

Tutto questo rese Nevermind un grandioso successo: nel giro di qualche settimana vendette decine di migliaia di copie, diventando uno dei dischi più di successo del 1991 ed a oggi si stima abbia venduto oltre 10 milioni di copie solo negli USA.

Kurt Cobain si suicidò sparandosi in testa il 5 aprile 1994, meno di un anno dopo aver registrato il terzo e ultimo disco dei Nirvana, In utero, mettendo così la parola fine alla storia di questa gloriosa band che si sciolse immediatamente.

I Nirvana sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2014( il primo anno in cui la band era eleggibile) la biografia del museo della band afferma che i Nirvana “hanno iniziato una rivoluzione del rock”, e “rimanendo con un’influenza duratura e come una sfida”, infine conclude a ragione che i Nirvana sono “la prova che la giusta band con il rumore giusto può cambiare il mondo”.

Con oltre 75 milioni di dischi venduti nel mondo i “Nirvana” sono ancora considerati una delle più grandi rock band di tutti i tempi.