Paola Muraro è indagata da Aprile. Precisamente dal 21 Aprile 2016 e ne era informata già il 18 Luglio. Come lei, ne era informata anche la Raggi ‘dal giorno successivo, probabilmente, il 19 Luglio’. Questo è emerso all’inizio della seduta paola muraro raggidella Commissione sulle ecomafie. Piove dunque sul bagnato al Campidoglio. Non solo la macchia per i cinque stelle di aver nominato una persona indagata ma anche di aver negato di sapere che lo fosse. La difesa, o la scusa, fin’ora è stata sempre quella di essere sottoposti ad un attacco mediatico. Ora che le carte sono state scoperte non si può più dare la colpa ai giornali.

L’assessore all’ambiente Paola Muraro è indagata per attività di gestione dei rifiuti non autorizzata (art.256 152/2006). Di sicuro non un buon biglietto da visita per la giunta che intende cancellare il malaffare in materia di rifiuti nella capitale. Unanimi e dilaganti le accuse alla Raggi e al Movimento 5 Stelle. ‘Paola Muraro ha mentito. Sapeva da tempo di essere indagata e ha continuato, con sangue freddo, a sostenere di non sapere nulla di indagini della procura nei suoi paola muraro tweet pizzarotticonfronti’, ha dichiarato Stella bianchi, deputato PD in commissione rifiuti. Anche Pizzarotti, sindaco di Parma ed ex grillino, a twittato sarcastico: ‘In effetti stando seduti in riva al fiume passa un sacco di gente’, con l’ashtag #noleggiosalvagenti.

Diffusa anche la critica e la delusione in rete, nella base del M5S. In molti gli utenti e gli elettori che hanno dimostrato la propria delusione per le vicende che stanno colpendo la Raggi. Su twitter e Facebook, ma anche direttamente sul blog di Beppe Grillo fioccano i commenti e le accuse. Più di tutto, è il fatto che si sia negata l’iscrizione al registro degli indagati a far sbottare la base. Un popolo che ha sempre gridato “onestà” come slogan politico, non può certo perdonare una reticenza simile.

Twitter: @g_gezzi

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