Bruxelles condanna Apple a maxi-sanzione
Bruxelles condanna Apple al pagamento di una maxi-sanzione da 13 miliardi di euro da versare nelle casse dell’Irlanda: questo quanto si evince oggi dalle parole di Margrethe Vestager, commissario Europeo alla concorrenza. Il motivo? Un accordo riservato in materia fiscale tra Dublino e la società di Cupertino, capace di portare quest’ultima a pagare un’aliquota sui profitti Europei pari allo 0,005%, a fronte del 12,5% richiesto alle altre aziende Irlandesi.
La Vestager ha puntualizzato, nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi a Bruxelles, che la sanzione è stata inflitta a causa di gravi irregolarità in contrasto con la normativa Ue sugli aiuti di stato. il rapporto fiscale tra un’azienda privata come l’Apple e Dublino sarebbe infatti legale a tutti gli effetti per il diritto interno Irlandese. Secondo quanto riportato dal giornale Il Fatto Quotidiano, la scelta del governo di Dublino sarebbe dovuta alla conservazione di un buon numero di posti di lavoro, circa 5500 attualmente nella sola Cork, in cambio del favore fiscale.
La cifra comunicata dalla Commissione Europea rappresenterebbe la più elevata sanzione finanziaria diretta ad un’impresa nella storia dell’Unione Europea: giusto per fare due conti, le recenti accuse contro Starbucks e fiat erano costate a queste aziende tra i 20 e i 30 milioni di euro.
Nel frattempo dalla vicenda scaturiscono alcune frizioni sul piano internazionale: nei giorni scorsi il Dipartimento del tesoro Statunitense avrebbe dichiarato che l’Ue non deve trasformarsi in un’autorità fiscale sovranazionale. Ma nonostante la velata minaccia, la commissione Europea ha scelto la via dello scontro deliberato.
Ora le parti preparano i ricorsi e sia l’Irlanda che la Apple si dicono abbastanza tranquille di un buon esito dinanzi agli organi giurisdizionali Europei. Apple inoltre, attraverso un comunicato, si è spinta oltre minacciando l’Unione che la decisione «Avrà un effetto profondo e dannoso sugli investimenti e la creazione di lavoro in Europa».
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