Terremoto, i cani eroi tra le macerie

E chi lo dice che gli angeli hanno solo le ali? Ad Amatrice hanno code e musetti umidi e si arrampicano imperterriti sulle macerie alla ricerca disperata di flebili respiri e non solo, sono una decina i cani eroi appartenenti alle unità cinofile che da più di 72 ore stanno aiutando i soccorritori a scavare tra le rovine. Pastori belga, pastori tedeschi, labrador, border collie e meticci, cronache di salvataggi e di salvati, nella tragedia del reatino.

C’è l’incredibile storia di Leo, meraviglioso Labrador di tre anni e mezzo, dal fiuto eccezionale e specializzato nella ricerca di persone, donato alla questura di Pescara da un cittadino aquilano, il quattro zampe ha fatto emozionare tutta Italia per il ritrovamento della piccola Giorgia rimasta sepolta sotto le macerie di Pescara del Tronto per più di nove ore. “Appena il cane ha individuato un punto particolare da scavare ci siamo messi subito al lavoro insieme ai vigili del fuoco e alla Forestale. Sotto le macerie della casa crollata c’era una coppia di genitori con le loro due figlie. La madre e il padre sono stati trovati quasi subito feriti, successivamente abbiamo trovato la sorellina di Giorgia purtroppo già morta e continuando a scavare è uscito fuori il piedino della bambina che si muoveva” spiega Matteo Palladinetti, guida-addestratore di Leo che sottolinea come questi piccoli eroi siano così determinati nella loro opera di soccorso, “il premio più grande lo hanno quando ritrovano qualcuno, questo gli dà la carica per andare avanti“.

E poi c’è Corto, sempre razza labrador, 4 anni, nato proprio ad Amatrice, il suo padrone è un volontario del luogo, ha ritrovato un’intera famiglia con un bimbo di 8 mesi: e ancora Fix, pastore tedesco e Grimm che ha fiutato un suo simile.

Addestrati per circa due anni e mezzo e costantemente allenati, i nostri cani eroi vengono adibiti alle varie attività di intervento, come spiega  l’Appuntato scelto Lorenzo Breveglieri: “ci sono anche infermieri quadrupedi, ovvero dei veterinari nel caso gli animali si ferissero. Dei 7 cani, di cui 5 pastori tedeschi: due cercano persone vive, due sangue e cadaveri, due di razza Bloodhound detti molecolari, perché fiutano, grazie ad una traccia, e vengono utilizzati per prevenire lo sciacallaggio. L’ultimo cane è per l’ordine pubblico, è un po’ più aggressivo e blocca direttamente la persona, anche questo viene utilizzato contro lo sciacallaggio.”

Ma oltre i cani dell’unità cinofila, troviamo anche paladini nati senza addestramento, come Bravo, il coraggioso cagnolone maremmano che è rimasto sotto le macerie per proteggere la sua casa e la sua famiglia. I soccorritori, soltanto dopo una lunga contrattazione, sono riusciti a tranquillizzarlo e a tirarlo fuori, non voleva abbandonare i suoi cari, così come il dolcissimo cocker, occhi bagnati che durante la camera ardente non riesce a separarsi dal suo padrone Andrea Cossu, che ha perso la vita a Pescara del Tronto.

In prima linea, oltre lo sfinimento, questi cani eroi salvano 60 persone.

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