Terremoto distrugge Amatrice nel cuore della notte [FOTO]
Una forte scossa di terremoto 6.0 si è verificata questa mattina tra Lazio e Marche. Alle ore 3:36 l’Italia ha cominciato a tremare. Amatrice, Arquata e Pescara del Tronto distrutte. Almeno 21 i morti e 100 i dispersi, tanta la paura. Si continua a scavare la le macerie.
Alle ore 3:36 di questa mattina, nel buio, quando tutti dormivano, l’Italia ha cominciato a tremare. Una forte scossa di terremoto, di Magnitudo 6.0 ha colpito il centro Italia. L’epicentro a 2 chilometri da Accumuli e 5 ad Amatrice, in provincia di Rieti, e 10 nelle Marche, a Pescara del Tronto (Ascoli Piceno).
Un sisma tanto forte da gettare nel panico anche la Capitale, che già durante le ore del pomeriggio era stata scossa da un grande incendio. Tanta la paura. Le vittime sarebbero almeno 22, ma il bilancio è ancora provvisorio ed è destinato a salire. Si continua a scavare.
Gravissimi i danni riportati ad Amatrice, “metà paese non c’è” più ha dichiarato il sindaco Sergio Pirozzi. E’ proprio lui che ha lanciato l’allarme: “strade bloccate dalle macerie, ospedale inagibile e case crollate o distrutte”. Un vero e proprio dramma.
Situazione non meno grave ad Accumuli, dove un uomo di 65 anni è stretto estratto vivo dalle macerie e dove invece un’intera famiglia è ancora sotto le macerie senza dare segni di vita.
Secondo il capo del Dipartimento Protezione Civile, Fabrizio Curcio, questo terremoto è “paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila”. Nel frattempo è stato mobilitato l’esercito per far fronte all’emergenza.
A causa del terremoto di questa notte, l’Associazione Volontari Italiani Sangue, ha lanciato un appello: “Urge sangue di tutti i gruppi sanguigni. Dalle 8 alle 11, all’ospedale De Lellis di Rieti. Portare documento di identità e codice fiscale. Grazie a tutti”.
La Croce Rossa ha pubblicato tutte le informazioni utili su cosa fare in caso di terremoto: “si raccomanda a chi è rimasto chiuso di non scendere per le scale o in ascensore, mentre per chi si trova all’aperto di recarsi nelle zone di raccolta”.
Scene drammatiche, palazzi crollati, grida. Una corsa contro il tempo per salvare le persone ancora sotto le macerie. Un dramma per tutti, dai più piccoli ai più grandi. Immagini sconvolgenti, come quelle di Simone e Andrea, estratti dalle macerie ma in bilico tra la vita e la morte.
Il Dipartimento della Protezione Civile è in contatto con tutti i territori colpiti. Il capo, Fabrizio Curcio, lancia un appello “non impegnate via Salaria, se non assolutamente necessario. Serve per i soccorsi”.
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