Acqua su Brno, vince Crutchlow

Cal Crutchlow vince il GP della Repubblica Ceca dopo una gara resa interessante dal meteo che si è divertito a rimescolare le carte dei valori visti durante l’intero week end di prove. L’edizione 2016 del motomondiale verrà ricordata probabilmente come una delle più bagnate degli ultimi anni dato che la pioggia ha finora caratterizzato molti Gran Premi. Non ha fatto eccezione la gara di ieri che si è svolta su pista bagnata anche in assenza di precipitazioni, in compenso sono state copiose per tutta la notte e la mattina, accompagnando il warm up e la gara di Moto3. In partenza ovviamente la scelta degli pneumatici rain è stata obbligatoria e quasi tutti i team hanno scelto le soft (immaginando una gara “flag to flag”) a eccezione delle Yamaha ufficiali che hanno montato le hard nel posteriore.

Crutchlow del team Lucio Cecchinello Racing ha optato per le hard sia nell’anteriore che nel posteriore: questa scelta insieme alla bravura del britannico nel pilotare sul bagnato è stata la chiave della gara. Nei primi giri a partire forte sono stati Marquez e le due Ducati mentre Rossi e Lorenzo si sono ritrovati da subito in seria difficoltà e rispettivamente in dodicesima e quindicesima posizione. Le due Ducati, dopo una manciata di minuti, hanno sorpassato Marquez che è stato riassorbito dagli inseguitori cioè i fratelli Vinales, Barberà, Redding, Espargarò, mostrando di essere in difficoltà. Col procedere della gara diventava sempre più chiaro che il flag to flag e il relativo cambio moto non ci sarebbe stato: la pista si stava asciugando, questo sì, ma molto lentamente per cui non c’è mai stato un momento in cui è sembrato conveniente cambiare.

Lorenzo e Dovizioso l’hanno fatto, dato che per diversi motivi le cose andavano molto male, ma i risultati non si sono visti, anzi Dovizioso si è ritirato e Lorenzo è finito tra i doppiati. Dopo 5 giri le cose si consolidano: Dovizioso, Iannone e Redding, tutti e tre su Ducati, prendono la testa della gara staccando di due secondi e mezzo un gruppetto composto dagli spagnoli Marquez, Espargarò, Vinales e Barberà. Quando mancavano 14 giri alla fine della gara si inizia a vedere il risultato della strategia del team ufficiale Yamaha e quella del team di Cecchinello: Crutchlow e Rossi sono i più veloci in pista e iniziano a recuperare posizioni (entrambi si trovavano oltre la decima) mentre Andrea Dovizioso si deve fermare per un problema con lo pneumatico anteriore.

Dopo quattro giri, Crutchlow risale fino alla quarta posizione mentre Rossi fino all’ottava e il trend dei due piloti continua a essere estremamente positivo. Dopo altri due giri Crutchlow si ritrova secondo e Rossi sesto, ormai chiaramente artefici di una rimonta sensazionale. In testa c’è ancora Iannone ma inizia a soffrire per lo stato di usura dei pneumatici.

Dopo altri due passaggi sulla linea del traguardo Crutchlow è primo e Rossi, dopo aver scavalcato Marquez, è quarto. A cinque giri dalla fine Rossi completa la rimonta piazzandosi secondo mentre Crutchlow, lì davanti, se ne va staccando tutti. Nel frattempo mentre Iannone inizia ad agonizzare ormai abbandonato completamente dagli pneumatici, a svegliarsi, dopo aver gestito la situazione, è Marquez che si mette a rimontare e conquista la terza posizione. Alla fine sul podio ci finiscono Crutchlow, Rossi e Marquez, dalla quarta all’ottava troviamo in ordine, Baz, Barberà, Laverty, Petrucci e Iannone, quasi eroico ad arrivare alla fine con la moto poggiata su due gomme da masticare.

In classifica, col risultato di ieri, nulla è cambiato purtroppo con Marquez che consolida la sua leadership con 197 punti. Rossi con 144 scavalca Lorenzo fermo a 138. Pedrosa è quarto con 109. Questa la situazione quando mancano 7 Gran Premi alla fine della stagione. La prossima gara sarà il GP di Gran Bretagna in calendario per il 4 settembre.

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