Cocaina, sequestri ed arresti all’aeroporto di Fiumicino
Cocaina. Ingente sequestro effettuato nello scalo romano di Fiumicino dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Sedici i Kg di cocaina, proveniente dall’africa e dal sud america, e sette gli arresti effettuati dai finanzieri del Gruppo di Fiumicino che stavano monitorando con attenzione gli arrivi dalle rotte considerate più a rischio, vale a dire tutti quelli sulle tratte che collegano Roma con i paesi del sud america ma anche da alcune rotte africane. Il monitoraggio ha permesso di individuare e fermare sette corrieri della droga. L’operazione è solamente l’ultima, e forse la più redditizia, che la Guardia di Finanza operante all’aeroporto Leonardo da Vinci, ha effettuato in questo inizio estate a riprova della costante attenzione delle Fiamme Gialle per questo tipo di traffico. Solo una settimana fa era stata arrestata una coppia sulla quale pendeva una condanna del 2011 a causa di un sequestro di undici kg di cocaina risalente al 2008. In quel caso i finanzieri avevano collaborato con la polizia di Bogotà lavorando congiuntamente.
I metodi adottati dai malfattori per occultare la cocaina sono stati molteplici. Dai doppi fondi dei trolley alla pericolosissima modalità di ingestione di ovuli, pericolosissima per il corriere stesso che rischia di morire nel caso uno degli ovuli si rompa e rilasci la cocaina nello stomaco. I doppi fondi sono stati più utilizzati dai corrieri provenienti da Brasile e Repubblica Dominicana, mentre gli ovuli dagli africani provenienti dalla Nigeria. Grazie ai raggi x è stato possibile scoprire ben 176 ovuli che contenevano oltre quattro chilogrammi della pericolosa sostanza che è risultata essere purissima e che quindi, una volta tagliata ed immessa nel mercato, avrebbe consentito guadagni per oltre 5 milioni di Euro potendo essere divisa in ben trecentomila dosi.
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