Applicazione Pokemon Go, il Telefono Azzurro invita alla prudenza
Fenomeno inarrestabile, l’applicazione Pokemon Go, come la peste bubbonica si sta diffondendo a macchia d’olio. Queste creature, un tempo soltanto immaginarie, hanno cominciato a far parte del nostro vivere quotidiano e non soltanto di quella fauna prescelta, i nerd, ma di chiunque. Dunque, non importa se negli anni ’90 ignoravi la serie animata e i relativi giochi per Gem Boy: adesso, con il tuo smartphone stai recuperando il ‘tempo perduto’.
L’argomento relativo all’applicazione Pokemon Go, in questi giorni è il vero protagonista dei media: strage di Nizza? Morte di Bernando Provenzano? Di cosa stiamo parlando? C’è Pidgeotto sulla tavola del wc! La più scaricata di sempre, l’applicazione Pokemon Go, sebbene all’inizio sembrava un ottimo rimedio a sconfiggere la pigrizia (se vuoi catturare tanti pokemon devi uscire dalle mura domestiche!), si sta trasformando in una tragedia itinerante: l’organizzazione Posavina senza mine, in Bosnia, ha dovuto lanciare un appello ai ragazzi affinché non si avventurino in luoghi non consentiti; in Italia, a Padova, due ragazzi sono stai fermati dai carabinieri, per guida distratta in scooter: “Stavamo andando a caccia di Pokemon con smartphone e tablet e i documenti li abbiamo dimenticati a casa perché ci siamo alzati all’alba per andare a caccia di Pikachu”, hanno tranquillamente dichiarato. Gli esempi sono innumerevoli e ci pervengono da ogni parte del mondo. Un pericolo, sempre più allarmante, causato da Pokemon Go, riguarda i bambini e adolescenti. Di soli qualche giorni fa la notizia, proveniente dal Missouri di 11 ragazzi attirati in una zona isolata dall’app, sono stati derubati da 4 rapinatori. Ma il vero rischio della geolocalizzazione non è tanto la rapina, quanto l’adescamento online e la correlata pedofilia. Il Telefono Azzurro invita i ragazzi ad una maggiore responsabilità dell’uso di Pokemon Go e di strumenti affini. Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria infantile ha ricordato che “nel mondo virtuale, purtroppo, le differenze di età sono annullate. E questo rischia di essere una grossa fonte di pericoli per i minori, che si ritrovano soli e senza difese, esposti alle mire di malintenzionati” . Inoltre Telefono Azzurro ha lanciato la campagna DIVENTA UN DIGITAL SUPPORTER #TAdigitalsupporter per favorire una navigazione in internet sicura e segnalare eventuali problemi, telefonando all’1.96.96 o scrivendo a www.azzurro.it/chat. E se i ragazzi devono prestare più attenzione, i genitori dovrebbero fare lo stesso. Sempre che non siano a caccia anche loro.
Fenomeno inarrestabile, l’applicazione Pokemon Go, come la peste bubbonica si sta diffondendo a macchia d’olio. Queste creature, un tempo soltanto immaginarie, hanno cominciato a far parte del nostro vivere quotidiano e non soltanto di quella fauna prescelta, i nerd, ma di chiunque. Dunque, non importa se negli anni ’90 ignoravi la serie animata e i relativi giochi per Gem Boy: adesso, con il tuo smartphone stai recuperando il ‘tempo perduto’.
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