Scontro dei treni in Puglia: “Un oggettivo collegamento con la corruzione”

Lo scontro dei treni in Puglia, stando alle ultime dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone evidenzia un oggettivo collegamento con la corruzione e l’incidente è frutto probabilmente di un errore umano “ma anche conseguenza di un problema atavico del nostro Paese di mettere in campo infrastrutture adeguate ed una delle ragioni di ciò è da individuarsi nella corruzione”.

Una cosa è certa: quel treno non doveva partire dalla stazione di Andria. Ma purtroppo il convoglio si è mosso quando non doveva, con il lasciapassare del capostazione: “È vero quel treno non doveva partire. E quella paletta l’ho alzata io: non sapevo che da Corato stesse arrivando un altro treno per questo ho dato il via libera”, spiega Vito Piccarreta. Le domande sono molte: lo scontro dei treni è stato un errore umano? I sistemi di sicurezza sono idonei alla normativa attuale? Sono state registrate in passato anomalie? Gli investigatori stanno lavorando alla ricerca di indicazioni. E’ stato verificato che erano due i treni provenienti da Corato e diretti verso nord: uno dei due viaggiava in ritardo e a quanto dichiarato dal procuratore Giannella, il treno partito per secondo doveva stare fermo, chiaramente non doveva partire proprio.
Le indagini, che sono soltanto all’inizio, saranno organizzate  seguendo una linea d’azione suddivisa in tre livelli d’investigazione, dal singolo che ha autorizzato il treno a partire da Andria alla sicurezza dei controlli, per giungere all’individuazione di altri soggetti che potrebbero aver svolto un ruolo per niente marginale: il fascicolo è stato aperto con le ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Nel mirino, per ora, soltantoil personale di Ferrotramviaria.
Nello scontro dei treni in Puglia, in cui hanno perso la vita 23 persone, si alza l’urlo disperato degli amici e familiari delle vittime, i quali in lacrime e in modo unanime gridano “Assassini siete degli assassini, i nostri cari non torneranno mai più”. Le salme giacciono presso l’Istituto di Medicina patologica del del Policlinico di Bari, fuori una folla immensa attende di trovare risposte alle loro domande.

Lo scontro dei treni in Puglia, stando alle ultime dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone evidenzia un oggettivo collegamento con la corruzione e l’incidente è frutto probabilmente di un errore umano

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