Chopin ai Giardini della Filarmonica Romana
In una splendida notte d’estate, 11 luglio 2016, presso i Giardini della Filarmonica Romana, riecheggiavano le note di Chopin. La rassegna musicale che si svolge ogni anno presso i Giardini, quest’anno ha preso il nome di “Frammenti”, laddove si lascia intendere come ogni particella infinitesimale faccia parte del Tutto. L’infinito è fatto di piccolissimi “frammenti” e soltanto la musica ha la capacità di elevare l’animo umano. L’elevazione dello Spirito si manifesta nella Storia attraverso la Musica e l’Arte in genere e, sulle note di Chopin, chiudendo gli occhi, ci si sente davvero parte dell’Assoluto. Non è soltanto una percezione sottile, ma una realtà tangibile.
La pianista Michelle Candotti ha eseguito Chopin durante la serata dedicata alla Polonia: la Ballata n. 2 in fa minore op. 38, il Notturno in do minore op. 48 n. 1, la Fantasia in fa minore op. 49, lo Scherzo n. 2 in si bemolle maggiore op. 31, e la Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 35. Michelle è una giovane pianista nata nel 1996, stella nascente del pianismo internazionale: nel 2015 è stata la rappresentante onoraria dell’Italia al 17° Concorso Pianistico Internazionale “Fryderyk Chopin”, che si è tenuto a Varsavia. Quando aveva 17 anni ha partecipato, in qualità di finalista, al Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni”. La Candotti è un’interprete di Chopin straordinaria, appassionata e attenta. La sua performance per pianoforte solo è stata impeccabile.
Il Direttore Artistico dell’Accademia Filarmonica Romana, Matteo D’Amico, ha scelto come location per le esecuzioni di quest’anno la Sala Casella, uno spazio deliziosamente raccolto e al chiuso, preferendolo allo spazio all’aperto dei Giardini. Quella che si esegue ai Giardini è musica di elevatissimo livello, per pochi intenditori. L’effetto che ne deriva è quello di un “hortus conclusus”, “hortus deliciarum” o “locus amoenus” che dir si voglia, di latente ricordo boccaccesco. Una verde oasi di pace, dove il pubblico presente apprezza e rispetta la musica d’arte. Protagonisti del Festival sono i vari Paesi: la Spagna, la Norvegia, la Polonia, il Portogallo, Malta, l’Austria, la Romania, l’Inghilterra, la Gran Bretagna, l’India, il Brasile, la Slovacchia, la Repubblica Ceca, l’Iran, il Maghreb, gli USA, presenti con le relative Ambasciate e i prestigiosi Istituti di Cultura.
Dal 28 giugno al 15 luglio, un caleidoscopio di cultura e musica, che va dalla classica di matrice europea a quella orientaleggiante. Un viaggio che sfiora diverse aree geografiche del pianeta, alla ricerca di quell’interculturalità che, purtroppo, a volte, di questi tempi, sembra perduta.
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