Uccisi miliziani Isis in un raid degli alleati
Uccisi miliziani Isis da un raid aereo degli alleati, lo dichiara una fonte irachena alla Bbc. Ieri un convoglio di Jihadisti si era radunato a sud di Falluja, ex roccaforte dello Stato islamico a 50 chilometri da Bagdad, per fuggire verso la cittadina di al-Qaim e rientrare nelle zone controllate dal Califfato; per la precisione nella provincia di Anbar nel deserto verso il confine siriano. La città è stata riconquistata pochi giorni fa dalle forze irachene, in seguito ad un’operazione di ben cinque settimane. La fante ha aggiunto che la potente milizia sciita Badr ha inviato in suoi uomini nell’area per proteggere la città santa degli sciiti di Kerbala.
Il corteo è stato individuato dall’Intelligence e aerei americani e iracheni l’hanno sorpreso e disintegrato. Secondo alcuni funzionari anonimi del Pentagono sarebbero 40 veicoli distrutti e 250 miliziani uccisi, invece Baghdad parla di oltre cento veicoli colpiti e centinaia di combattenti eliminati. Si tratta comunque di uno dei raid più efficaci in questi due anni di guerra contro l’Isis. I miliziani hanno contravvenuto a una delle direttive di Abu Bakr al-Baghdadi, che proibisce di spostarsi con un numero di veicoli superiori ai 5-6 fuoristrada alla volta. L’esercito ribelle nell’ultimo anno sta incassando solamente sconfitte e il fatto che siano stati uccisi miliziani Isis serve ad abbatterne il morale. Tuttavia ciò incattivisce la strategia degli attentati terroristici all’estero, come quello che due giorni fa ha fatto decine di vittime ad Istanbul e per il quale la responsabilità è stata ricondotta proprio all’Isis. Il capo della Cia John Brennan si è interrogato sul fatto che l’Isis non stia organizzando attentati come quelli di Istanbul e Bruxelles anche negli Stati Uniti.
Per questo è urgente la distruzione fisica del Califfato che, a distanza di due anni, nonostante le ultime battute di arresto, è ancora in piedi.
Sulla base di informazioni di intelligence, l’aviazione ha attaccato martedì sera il convoglio a ovest della cittadina di Amariyat al-Falluja, uccidendo decine di militanti. I sopravvissuti sarebbero fuggiti verso i vicini laghi Razzaza e Habbaniya.
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