Euro 2016 – Top e Flop degli ottavi di finale

La sfida tra Polonia e Portogallo di questa sera aprirà ufficialmente i quarti di finale di Euro 2016. Andiamo a scoprire i top e i flop del torneo e a fare il punto sulla competizione fino a questo momento.

ASPETTANDO I QUARTI DI FINALE

TOP

quarti di finale conteAntonio Conte. Il CT azzurro è l’uomo copertina di questo torneo. Ha preso una delle nazionali italiane con meno talento di sempre e l’ha resa un meccanismo perfetto. L’Italia è la squadra operaia per eccellenza: tutti corrono, tutti difendono, tutti raddoppiano, polmoni, grinta, cattiveria agonistica e cuore. Questa è l’Italia. Guardare Eder che sbroglia situazioni delicate nella propria area di rigore probabilmente riassume il tutto come nemmeno la più dettagliata analisi tattica saprebbe fare. Scegliere i migliori in un gruppo del genere sarebbe sminuire il gruppo stesso e mai come oggi ci sentiamo di dire che il collettivo azzurro è il vero capolavoro di questo Euro 2016. E ora testa ai quarti di finale.

Se Francia e Germania al momento hanno confermato i pronostici senza però andare oltre quello che ci si aspettava da loro, l’altra vera rivelazione di questo torneo è sicuramente rappresentata dall’Islanda. Arrivata come cenerentola del torneo, essendosi qualificata per la prima volta nella loro storia a questa competizione, la loro carrozza ancora non si è trasformata in zucca e pian piano anche il bel principe si è accorto di loro. L’eliminazione dell’Inghilterra è stata la ciliegina sulla torta di un’impresa storica che anche dovesse finire contro la Francia ai quarti di finale, come tutti pensano, resterà in ogni caso leggenda in questa lontana e gelida terra. Per capire la grandezza di questo risultato, basti pensare che il portiere Halldòrsson nel 2004 era un anonimo secondo portiere nella terza divisione islandese.

FLOP

Forse, sui libri di storia, la settimana appena conclusa verrà ricordata come la settimana nera dell’Inghilterra. Prima l’uscita politica dall’Unione Europea e subito dopo l’eliminazione, per mano di un temerario gruppo di nordici semi-sconosciuti, da Euro 2016. Chissà se i giocatori sono stati disturbati dalle notizie del Brexit in arrivo dalla madre patria o semplicemente hanno saputo quanti soldi sono andati in fumo con il crollo della sterlina. Fatto sta che in campo hanno compiuto una delle più grandi imprese alla rovescia del calcio moderno. Perdere contro una nazionale alla sua prima apparizione su un palcoscenico cosi prestigioso, senza giocatori di spicco e dopo essere addirittura andati in vantaggio nei primi cinque minuti sarebbe troppo per qualsiasi squadra, per questa Inghilterra è veramente il punto più basso degli ultimi sessant’anni. I giocatori per fare bene non mancherebbero, ma ora c’è bisogno di un allenatore che riesca a portare una ventata di freschezza nello spogliatoio per provare a ricostruire una squadra dalle macerie che lascia Hodgson.

modric quarti di finaleL’altro grande flop è stata la Croazia. Probabilmente la squadra che aveva giocato meglio fino a questo momento. Ricca di talento e solidità, la nazionale balcanica non è riuscita a fare un tiro in porta in 120 minuti contro la traballante difesa portoghese, davvero troppo poco. Chissà ora come si sfogherà quella terribile frangia di tifosi che ha provato in più di un’occasione a far squalificare la propria nazionale dalle competizioni UEFA.

Il terzo flop è sicuramente quello della Spagna. I campioni in carica non arrivano nemmeno ai quarti di finale. Con questa sconfitta gli iberici chiudono un ciclo che li ha visti imporsi per almeno un lustro sul tetto del calcio mondiale, ma nella sfida con l’Italia sono apparse tutte le crepe di un muro che non sembra più cosi impeccabile. Il tiki-taka è stato annichilito dalla voglia e da una spietata applicazione del catenaccio nostrano, dimostrando al mondo, una volta di più, che volontà e sacrificio, unite a una tattica perfetta, possono compensare anche enormi differenze tecniche.

LA CURIOSITÀ

La partita tra Islanda e Inghilterra è stata seguita, in patria, dal 99% della popolazione islandese. In tutta l’isola solamente 600 persone circa non hanno seguito la storica impresa dei ragazzi di mister Lagerback e questo la dice lunga su quanto questa impresa diventerà leggenda da quelle parti. Nell’anno dell’impensabile titolo del Leicester in Premier e del Cile che si impone nuovamente sulla strafavorita Argentina in Copa America, possiamo davvero dire che questo è stato l’anno dei pronostici smentiti.

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