Escursionista precipita durante arrampicata: deceduta dopo caduta di oltre 30 metri
Un’escursionista 52 enne residente a Mondovì (Cuneo) è deceduta ieri sera, intorno alle 19, a causa delle conseguenze di una terribile caduta avvenuta mentre stava arrampicando nella falesia di Roccavione. La Donna, per motivi ancora da accertare, è precipitata nel vuoto per oltre 30 metri, sotto gli occhi increduli del compagno di scalata. Nonostante i soccorsi siano stati allertati immediatamente, gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico del Piemonte, intervenuti con un elicottero già presente in zona per via di un altro intervento, non hanno potuto che constatare il decesso della donna a causa delle terribili conseguenze dell’impatto.
La dinamica dell’incidente resta ancora un mistero, i carabinieri di Borgo San Dalmazzo stanno indagando sull’accaduto per cercare di ricostruire i fatti. Al momento ancora non sappiamo se la Donna fosse un’escursionista esperta o se magari fosse sulla falesia proprio per fare pratica. Non possiamo nemmeno dire con certezza se il tutto sia riconducibile ad un errore umano, ad un malore o ad un difetto nell’attrezzatura. Probabilmente nelle prossime si saprà qualcosa in più su questa tragedia.
La falesia di Roccavione, sulla scheda del sito cuneoclimbing.it aggiornata al 2012, è presentata come una delle più vecchie palestre di roccia del cuneese assieme a Miroglio. La difficoltà delle vie di arrampicata è omogenea su tutto il trio e le pareti sono tutte verticali o strapiombanti. La cosa più interessante che abbiamo trovato nella scheda di presentazione è il passaggio in cui viene sottolineato come a causa dell’esposizione sud-ovest sia quasi impossibile arrampicare nel tardo pomeriggio / sera dei mesi estivi, elemento che forse potrà dare qualche strumento in più agli inquirenti nella ricostruzione di questo terribile episodio.
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