Attentato a Istanbul: strage all’aeroporto di Ataturk, Isis principale sospettato

Istanbul, esplosioni e spari all’aeroporto di Ataturk, almeno 36 e 147 feriti

Istanbul: Il terrorismo colpisce ancora. Immagini devastanti per l’Europa, per il mondo intero e per noi stessi che non siamo nemmeno più liberi di prendere un aereo senza aver paura.

Questa volta, come a marzo a Bruxelles, è il maggiore aeroporto della Turchia a finire sotto attacco. Almeno tre i terroristi che armati di kalashnikov, intorno alle 22 locali, ai controlli di sicurezza nella zona degli arrivi dell’aeroporto Ataturk, hanno dato vita alla mattanza, di cui ora si contano almeno 36 morti e 147 feriti.Secondo le prime ricostruzioni dell’attacco terroristico, ad accorgersi di due persone sospette è stato un poliziotto, che ha tentato invano di fermarle per procedere con la loro identificazione. In quel momento gli attentatori hanno aperto il fuoco sulla folla. Ne è seguita una sparatoria contro passeggeri e agenti in servizio ed almeno tre kamikaze si sono fatti esplodere.

istanbul-1-696x365La Turchia è stata colpita per la settima volta dall’inizio dell’anno da un attentato terroristico, solo 20 giorni fa Istanbul era stata colpita da un altro attacco bomba vicino all’Università statale, provocandone 12 morti. Questa volta è toccato all’aeroporto di Ataturk, bersaglio ad altissima visibilità, simbolo di connessioni e legami internazionali.

Al momento non ci sono state rivendicazioni dell’attentato, ma tutto fa pensare a una cellula dell’Isis.

Yildirim, premier turco afferma che “bisogna tenere in considerazione ogni possibilità”. Potrebbe essere significativo che l’aggressione sia avvenuta in concomitanza con dei passi di riconciliazione avviati dalla Turchia con Israele e la Russia in questi ultimi giorni. Al momento non è chiaro nemmeno il numero effettivo degli attentatori, secondo la polizia, potrebbero essere sette i componenti del comando. Uno sarebbe stato arrestato, unolarge_160628-230248_to280616rtx_3045-200x200 in fuga e gli altri tre kamikaze.

Drammatiche le testimonianze della notte: taxi utilizzati come ambulanze per il trasporto dei feriti in ospedale, persone che correvano all’interno dello scalo in cerca di riparo e dovunque il caos. Tra i passeggeri, un bimbo innocente di appena 12 anni, Hevin Zini racconta: “c’era sangue ovunque e tutto attorno a me era in pezzi”.

La condanna per l’attacco terroristico all’aeroporto Ataturk è stata unanime. Gli Stati Uniti hanno definito l’attacco “atroce”, il premier italiano Matteo Renzi ha ribadito la necessità di trovare “una risposta forte e coesa tutti insieme contro la minaccia del terrorismo”, il premier francese Hollande, ha condannato con “forza” l’attacco e ha dichiarato che “ è necessario fare il possibile per combattere la minaccia” ed il primo ministro spagnolo, Rajoy “ la barbarie non vincerà se restiamo uniti”.