Brexit: cosa cambia per l’Inghilterra e per l’Ue
In tanti si saranno chiesti: Brexit cosa cambia? Il terremoto provocato dalla Brexit, oltre a generare il crollo delle borse e a suscitare una forte reazione in tutto il mondo, nell’arco di circa due anni (tempo necessario perchè l’uscita dall’Ue diventi ufficiale) rivelerà i suoi tangibili effetti. Intanto è possibile prefigurarsi alcuni cambiamenti, che riguarderanno l’ambito sanitario, quello lavorativo e quello turistico e che complicheranno anche le vite degli stessi inglesi:
- Viaggi: la carta d’identità non sarà più utile per viaggiare in Europa continentale, ma al contrario servirà un visto per tutti quei cittadini britannici che decideranno di spostarsi all’interno dei Paesi Ue e viceversa. Inoltre ci sarà un rincaro dei costi previsti per sorvolare gli spazi aerei europei, a carico ovviamente delle compagnie britanniche (colpita soprattutto la Ryanair) e aumenteranno anche gli oneri per i telefoni cellulari, il tutto finora sotto il controllo di norme europee che permettevano di ammortizzare i costi.
- Lavoro: è possibile che molte aziende trasferiranno alcuni uffici dalla Gran Bretagna nell’Ue, rendendo disoccupati migliaia di inglesi. Grandi preoccupazioni anche per 1,3 milioni di britannici all’estero. Brexit cosa cambia per i cittadini Ue che si trovano in Inghilterra per studio o lavoro? Secondo quanto sostiene il fronte pro-Brexit, potranno restarvi senza problemi e anzi, chi è residente già da cinque anni acquisirebbe la possibilità di restare nel Paese a tempo indeterminato, mantenendo i diritti acquisiti. Su questo punto tuttavia non si è molto concordi: il fronte opposto infatti sostiene che chi sarà in Inghilterra per lavoro si vedrà imposti particolari restrizioni e divieti, nonchè l’obbligo di raggiungere un reddito annuale di almeno 35.000 sterline, onde evitare di nuovo l’espatrio.
- Pensioni: il crollo della sterlina rispetto all’euro provocherà il tracollo del potere d’acquisto delle pensioni.
- Sanità: in seguito alla Brexit per gli inglesi non sarà più possibile ricevere cure mediche gratuite all’interno dell’Ue, finora pagate dalla sanità pubblica britannica in virtù di accordi bilaterali con l’Ue.
- Gografia sarà ridisegnata: la Spagna potrebbe infatti chiudere il confine con Gibilterra, dove vivono circa 30.000 inglesi; si potrebbe poi costituire un altro confine tra Irlanda e Irlanda del Nord, il che rallenterebbe il passaggio di migliaia di persone ogni giorno.
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