Guida al tabellone di Euro 2016: la prima fascia
Finalmente il tabellone di Euro 2016 è completo. Andiamo a scoprire tutti i segreti delle 16 squadre finaliste. Per farlo, abbiamo deciso di dividere le compagini in quattro fasce, dalle favorite alle cenerentole. Andiamo a scoprire insieme le squadre che compongono la prima fascia.
1) BELGIO
Ma come? Al primo posto mettiamo proprio la squadra di Wilmots che così poco aveva convinto contro gli azzurri? Ebbene si, per almeno due motivi. Primo, il Belgio era alla vigilia la favorita di questo torneo, si è presentata con la rosa in assoluto più ricca di talento e steccare la prima partita ci sta. Contro l’Irlanda ha stravinto, contro la Svezia non ha entusiasmato ma alla fine ha portato a casa il risultato, confermando che un centrocampo con Nainggolan e Witsel a supporto di giocatori come Hazard, Lukaku, Mertens e Carrasco se lo possono permettere davvero in pochi.
Secondo, hanno un tappeto rosso steso davanti praticamente fino alla semifinale. Non ce ne vogliano Ungheria, Galles e Irlanda del nord, ma nessuna di queste squadre sembra davvero in grado di competere con i Belgi. Fosse arrivata prima e dunque inserita nell’altra parte del tabellone, sicuramente non la metteremmo al primo posto di questo ranking, ma ad oggi hanno davvero una possibilità enorme di arrivare facilmente e senza troppi sforzi in finale (Croazia permettendo), e incontrare l’eroica vincente della Royal Rumble del lato destro del tabellone di Euro 2016.
2) FRANCIA
La Francia non ha mai pienamente convinto. Hanno tantissimo talento, ma nessuno sta rendendo come ha fatto fino ad oggi nel proprio club. Sono la squadra di casa, godono di qualche favorino arbitrale, ma hanno sempre vinto negli ultimi minuti, che può essere anche un grande merito, sintomo di una compagine che non molla mai fino alla fine, ma, considerando la qualità degli avversari incontrati fino ad ora, era lecito aspettarsi di più.
E allora perché secondi favoriti? Perché non crediamo che Pogba possa continuare a nascondersi per tutto il resto di questa competizione, perché Griezmann ha fatto cose straordinarie quest’anno, e Payet sta giocando ai massimi livelli in carriera. Il portiere Lloris è una sicurezza, la difesa è solida, e a centrocampo c’è Kantè, reincarnazione del miglior Makelele mai visto su un campo di calcio. L’Irlanda non dovrebbe essere un gran problema e ci aspettiamo un quarto contro gli odiati Inglesi. Considerando la quantità di gol delle due squadre segnati allo scadere, occhio ai minuti di recupero!
3) GERMANIA
I Tedeschi, campioni del mondo in carica, sono una delle nazionali più solide di tutto il lotto, non hanno brillato ma nemmeno deluso, hanno il portiere più forte del mondo per distacco e tanta fisicità unita alla qualità. Hanno solo una paura, sono terrorizzati dalla possibilità di incontrare l’Italia, di nuovo. L’Italia per la Germania è come la kriptonite per Superman e, data per scontata la vittoria nella sfida contro la Slovacchia, sono già tutti pronti a fare il tifo per le furie rosse.
La verità è che qualsiasi squadra uscirà fuori dal confronto tra Italia e Spagna, per i Tedeschi sarà un quarto tremendo e anche riuscissero a passare, il tabellone di Euro 2016 li potrebbe vedere scontrarsi contro la Francia, padrona di casa. Arrivare in finale non sarà affatto facile.
4) SPAGNA
Diciamo che questa posizione è quasi a pari merito con l’Italia, ma abbiamo voluto mettere davanti la Spagna un po’ per sana scaramanzia e sopratutto perché gli Iberici hanno enormemente più talento dei nostri azzurri. Davanti Morata fa paura e i trequartisti spagnoli sono probabilmente i più tecnici di tutto l’Europeo. Giocare contro l’Italia non è facile per nessuno e se è molto probabile che la sfida finisca 70% a 30% sul possesso palla, il risultato non è affatto deciso. In generale la squadra ci ha dato un po’ l’idea di non essere più quella corazzata incredibile che ha dominato il mondo calcistico tra il 2008 e il 2012 e forse questo è l’ultimo grande saluto di una generazione di fenomeni assoluti.
A Conte, considerato come tira i rigori Sergio Ramos, l’idea di decidere la sfida dal dischetto potrebbe anche stare bene. In caso di passaggio del turno vale lo stesso discorso fatto per la Germania, arrivare in fondo sarà durissima.
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