Game of Thrones 6×09, le pagelle di “The Battle of the Bastards”
Game of Thrones 6×09, le pagelle della puntata “The Battle of the Bastards”
La puntata di Game of thrones 6×09 porta un titolo emblematico: “Battle of the Bastards“. Lo scontro epico per riconquistare Grande Inverno sta per cominciare. E quindi stanno per cominciare anche le nostre pagelle. Come al solito, occhio agli spoiler. Ma soprattutto, se vi piacciono, se avreste qualcosa da dire o, semplicemente, se vi fanno ridere, condividetele sulle vostre pagine. Buona lettura!
[ SPOILER ALERT ]
Davos Seaworth. C’ha sempre la faccia scoglionata, mantiene una sorta di scetticismo in volto che ormai può considerarsi la sua firma, il suo tratto distintivo. Dopo aver dibattuto nel tendone le varie tecniche d’assalto e aver scosso a suo solito la testa, si inoltra in una seria conversazione con Tormund che lo invita a farsi un bicchiere di latte di capra fermentato. Ora c’è la ragionevole possibilità che Davos non abbia rifiutato per chissà quale senso del dovere, o chissà quale tipo di magagna mentale; riteniamo fosse più una questione di allergia ai latticini il vero bandolo della matassa, o magari una questione di diverticoli. Ma vabbè, andiamo avanti. Durante la battaglia capisce subito che il misero numero di arcieri a disposizione po’ fa più male che bene, indi per cui si butta nella mischia pure lui. Toccante il ricordo che dedica a Shereen Baratheon mentre dalle sue ceneri ripesca il giocattolo a forma di cervo che gli aveva regalato, sarà per questo che alla fine di Game of thrones 6×09 guarda brutto a Melisandre?
Voto: 6.5 Scoglionato
Sansa Stark. O Sansa Stark in Bolton, ad essere precisi. Non ci sta ad essere “la sorella de Jon Snow” e vuole mantenere il suo ruolo da protagonista, sia nella puntata Game of thrones 6×09 che nella guerra che sta iniziando. Tra i due litiganti nella Battle of the Bastards, lei è sicuramente l’unica che invece un nome cel’ha e lo fa valere. All’incontro preliminare con Ramsay Bolton è lei a chiarire la questione: “caro Lord Bolton: hai da morì male”. E nemmeno abbiamo parafrasato troppo. All’accampamento, la sera prima della battaglia, nella tenda di comando, Sansa partecipa al consiglio di guerra. Ah, bei tempi quando la vedevamo lavorare a maglia nella torre di Grande Inverno, ve la ricordate? Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e Sansa “MaiNaGioia” è diventata grande. Ovviamente non si intromette nelle tattiche militari ma attende di essere sola con il fratello per fargli la ramanzina. “Ramsay è spietato”, “Ce so stata vicina, so come è fatto”, “Quello non ce sta co’ la capoccia”, “Non puoi pensare di manipolarlo”, “Non sai come pensa, non sai come ragiona, non sai cosa vuole”. In poche parole “You know nothing, Jon Snow”. E come volevasi dimostrare è lei a salvare la situazione. A quale prezzo non lo sappiamo, ma siamo sicuri che la padella di Bolton sia molto peggio della brace di Ditocorto. L’ultima scena però è la scena madre di Sansa. Attraverso le sbarre guarda Ramsey ridotto ad un grumo di sangue che viene divorato dai suoi stessi cani. La giovane Stark fa per distogliere lo sguardo inorridita, poi si costringe a guardare. Le piace. Sorride. Winter is coming.
Voto 9: Real Stark
Melisandre: La vediamo pochissimo nella puntata Game of thrones 6×09 e tutta immersa nei suoi pensieri, Snow la mette a parte dell’imminente battaglia e lei c’ha tutta l’aria di quella a cui non gliene ne po’ fregà di meno. Melisandre è in piena crisi di coscienza, insomma, s’è capito che non ce sta a raccapezzà più niente. Jon gli fa: “C’hai qualche consiglio” e lei: “Non perdere”; allora incalza: “Non riportarmi in vita” e lei: “Boh, mo ce penso”. Una donna disillusa che guarda sempre pell’aria, non se capisce a chi, e, soprattutto, non se capisce che pensa. Che poi magari uno se sta a fa’ mille domande e in realtà lei ce l’ha solo col fatto che è invecchiata male, eh!
Voto: 5 Trovasse la quadra!
Jon Snow. Dopo ogni grande match c’è sempre l’analisi post-partita e anche Jon Snow, in questa puntata che cade in tempi di Europei, ha diritto a dire la sua. Immaginiamo di intervistarlo ai nostri microfoni: “Jon, un primo tempo sottotono ma poi alla fine grande rimonta, come stai?” – Snow: “ Abbiamo dato il massimo e sono soddisfatto, certo il sostegno di casa Arryn è stato fondamentale, ma non mi lamento”; “Ti abbiamo visto un po’ illividito con Sansa, il conflitto si è ricomposto?”, Snow: “Guarda, non me ce fa pensà, per carità, quando s’è messa a interferì co’ le strategie di guerra me so’ appicciato, ma io che ne sapevo che se stava a messaggià con Dito Corto?! Le donne quando parlano so’ fatte apposta pe’ non fatte capì niente, parlava pe’ aforismi e non me sembrava né il luogo né il momento”; “Ottima tattica quella della provocazione a Bolton, sembrava quasi stesse per cascarci”, Snow: “Mah, te dirò, io lì pensavo solamente «ma chi me l’ha fatto fa’? Io c’avevo la vacanza prenotata, Melisandre mortàà…»”; “Cosa hai provato quando hai visto Rickon? Come mai quella carica così avventata?”, Snow: “A dilla tutta se sapeva che Rickon è stato sempre ininfluente, anche a casa non se rifaceva mai il letto da solo e io ‘sta cosa non l’ho mai capita. Però quando l’ho visto correme appresso me s’è ‘mpicciate le scimmie, io so’ un sentimentale dopotutto, così ho bruciato ‘na notte de strategie de guerra”, “Raccontaci l’assalto…” Snow: “ Non so’ uno de tante parole, te posso dì che lì per lì non ce stavo a capì niente, non sapevo manco chi stavo a ‘mmazza! Figurate che ho dato ‘na cortellata a uno e gli ho detto “passaparola”, vabbè, poi quando c’hanno fatto il catenaccio, e me montava tutti sopra, me sembrava de esse tornato ai tempi degli schiuma party a Riccione”; “ L’atto finale da brivido, peccato però per la morte del Gigante?”, Snow: “ Mah, il Gigante ha sempre sofferto di glicemia, sapeva che prima o poi sarebbe arrivata anche per lui, più che altro me so’ spassato a massacrà a mani nude quel depravato»; “Ed ora, progetti per il futuro?”, Snow: “Per adesso me accontento de un pediluvio”. Noi crediamo sarebbe andata così…
Voto: 9 È un figo, punto.
Ramsey Bolton. Teoricamente lui non sarebbe più un bastardo. Lui non è più uno Snow. Ma il titolo della puntata Game of Thrones 6×09 è “Battle of the Bastards” e siamo sicuri che, per un motivo o per un altro, Ramsey questo titolo se lo merita tutto. Con quella sua faccia da malefico fa il coatto dall’inizio alla fine dell’episodio, proprio come ci saremmo aspettati. Minaccia Sansa, la tratta come cosa sua; schernisce Jon prima della battaglia e sbatte la testa del metalupo di Rickon sotto il naso dei fratelli. Jon Snow ce prova a risolvere la cosa con un duello old school ma quando ce lo freghi a Ramsey?! Arriva il giorno della grande battaglia. L’esercito dei Bolton è nettamente superiore e Ramsey porta con sé un’arma segreta. Con tutta la sua perfidia fa correre Rickon verso il fratello mentre lui gli tira frecce alle spalle. Fa anche in modo di colpire il piccolo Stark proprio nel momento in cui Jon sembra averlo raggiunto. Bastardo! Non che noi non ce l’aspettassimo, eh! Sappiamo tutti che in Game of Thrones se ‘na cosa deve andare male, andrà malissimo. Però vedere Rickon morire così, avendo pronunciato sì e no 2 battute in 6 stagioni ci ha proprio incattiviti. E deve aver fatto incattivire anche Jon Snow che cade come un pollo nella trappola di Ramsey, mandando all’aria qualsiasi strategia militare. Capirai, il bastardo non vedeva l’ora! Prima fa piovere frecce su Snow, poi lo carica con tutta la cavalleria e poi lo circonda. Pare fatta, pare che il bastardo debba vincere, pare che sta volta Jon Snow morirà (again)… E invece no! Ramsey si rifugia a Grande Inverno, convinto che sia inespugnabile. Jon Snow non ha abbastanza uomini per assediare il castello ma gliene basta uno, un gigante, l’ultimo della propria razza che sfonda il portone da vero tank e permette ai pochi bruti sopravvissuti di irrompere nel cortile e far fuori gli usurpatori. Calano i vessilli dei Bolton e cala il sipario su Ramsey. Daje!
Voto 3: Real Bastard!
Tormund. Dall’ essere il “veleno dei giganti” ad assumere la linea comica di Game of Thrones 6×09, il passo è breve. Troppo breve secondo noi. Forse ‘sta storia dello stupido zoticone ha un po’ perso il controllo. Jon Snow ci mette un po’ a spiegare a Tormund il concetto di manovra a tenaglia e lui non sembra esserne ancora convinto. Si presenta alla battaglia alla guida dei suoi bruti, al fianco di Jon Snow, senza un reale motivo per trovarsi lì se non la riconoscenza all’ex Lord Comandante dei Guardiani della Notte. Nonostante ciò si lancia nella mischia senza pensarci due volte. Sempre in prima fila, anche quando le cose iniziano a farsi davvero complicate. È il primo a capire che semplici guerrieri come loro non possono nulla contro una doppia fila di lancieri nemici in formazione e decide di caricare oltre la pila di cadaveri che si è formata alle proprie spalle. Forse tanto stupido alla fine non lo è. Mena come un dannato e da lui non ci aspetteremmo altro. E difatti non fa altro.
Voto 5,5: Brut(T)o
Tyrion Lannister. Tolte le ormai indubbie capacità diplomatiche, il savoir faire e l’ironia, Tiryon in questo episodio ci regala un lato fanciullesco, della serie: “Daenerys, prendimi a sculacciate… Non volevo”; dall’altro lato il carattere, la statura morale di chi sa da che parte deve andare, anche se la parte da omo la fa fà sempre a Verme Grigio. Per il resto anche lui, come tutti gli altri, non perde l’occasione per una grande perculata a Tyon verso la quale sceglie di applicare un sano bullismo di riscatto. Ormai è ovvio che senza di lui né noi, né The Queen, possiamo stare!
Voto: 7 ha pagato il suo debito
Daenerys Targaryen. La regina è tornata e qualcosa ci dice che sta un po’ alterata. Ovviamente se la prende col poro Tiryon, come da tradizione della serie. E come da tradizione della serie, il nano sa far valere le proprie ragioni. Convinta dal suo fido consigliere, Daenerys decide di non radere al suolo le città schiaviste in rappresaglia dell’attacco ma si limiterà a crocifiggere i padroni. Non prima di aver lanciato fiamme e fuoco sulle navi che stanno bombardando Meereen. Su una nave, per la precisione. Le altre le servono. In 5 minuti risolve un assedio che sembrava pericoloso. Ma quando hai tre draghi e tutto il popolo Dothraki dalla tua parte, so’ boni tutti! Ma il pezzo di maggior stile è indubbiamente la double kill di Verme Grigio sui due schiavisti: quello è saper usare un coltello! Risolto il problemino della guerra, Daenerys può tornare a pensare a come arrivare a Westeros. In suo soccorso arrivano stavolta i due fratelli Greyjoy con una proposta: noi ti diamo le nostre navi e appoggeremo le tue rivendicazioni sul Trono di Spade ma tu renderai autonome le Isole di Ferro. “Ma avoja! Ma chi li vole quei du’ serci in mezzo al mare!” risponde Daenerys “però me promettete che fate i bravi? Che non andate in giro a saccheggiare e stuprare la gente?” Asha ci pensa su un attimo, poi si ricorda che lei più di tanto non può stuprare, il fratello nemmeno e… L’affare è fatto!
Voto 7: Chi la ferma più?
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