Impresa azzurra, battuto il Belgio. Bene la Spagna, pareggiano Irlanda e Svezia
Euro 2016 continua e l’Italia parte benissimo battendo 2 a 0 il Belgio con le reti di Giaccherini e Pellè. Ma oltre ai nostri azzurri, in campo sono scese anche Spagna-Repubblica Ceca e Irlanda-Svezia.
SPAGNA–REP CECA 1-0
Nel secondo incontro del Girone D le furie rosse si impongono di misura contro la Repubblica Ceca grazie a un colpo di testa di Piquè all’87esimo su assist dell’inossidabile Iniesta. Partita a senso unico con l’undici di Vicente Del Bosque ampiamente padrone del campo, ma ottimo il muro predisposto da coach Vrba, abile a predisporre le due linee difensive vicine tra loro con continui raddoppi di marcatura. Al resto ci pensa l’onnipresente Petr Cech che nei primi quarantacinque minuti è pronto a dire di no a Morata, Jordi Alba e David Silva. Bisogna aspettare lo scadere del primo tempo per assistere alla prima conclusione ceca a opera di Necid che impegna De Gea – che ha preso il posto del monumento Casillas – con una parata in due tempi. Le statistiche all’intervallo parlano chiaro: i cechi corrono tre chilometri in più ma effettuano solo un terzo dei passaggi mentre le furie rosse con il loro inesorabile tiki taka dettano legge pur senza riuscire ad affondare.
Stessa musica nella ripresa con occasionissima per Sergio Ramos, ma al sessantesimo i cechi, dopo aver rischiato un clamoroso autogol con Hubnik, mettono il naso avanti con un paio di fiammate. La punizione di Krejci scalda i guanti a De Gea e Fabregas è costretto agli straordinari nel salvare in anticipo su Kaderabeck. Dentro Aduriz e Thiago per Morata e Fabregas e arrembaggio finale che diventa sempre più sterile col passare dei minuti. Ma quando il pareggio sembrava a portata di mano è una magia del migliore in campo Iniesta a regalare i tre punti a una Spagna che, pur avendo faticato, è riuscita, da grande squadra, a sbrogliare una matassa a dir poco intricata.
SVEZIA–EIRE 1–1
Si chiude con un giusto pari (1-1) il primo incontro del gruppo E tra Svezia e Irlanda dopo novanta minuti mediocri che sta un po’ stretto ai verdi. Partenza appannaggio degli uomini di O’Neill che presidiano le fasce con un ottimo Brady pronto a pompare da sinistra e a concludere all’occorrenza. Primo intervento degno di nota al ventesimo quando Isaksson è costretto a deviare in angolo un destro di Hendrick, che si ripeterà poco dopo colpendo una clamorosa traversa. Non pervenuta la Svezia nei primi quarantacinque minuti con Ibra invisibile e sistematicamente raddoppiato. L’Irlanda è tonica e lo zero a zero all’intervallo le sta ampiamente stretto.
Nella ripresa è il solito Hendrick a scaldare i pugni di Isaksson, ma il gol è nell’aria. Arriva poco dopo grazie a una prodezza di Hoolahan – al 48’ – lesto a girare in rete di destro uno strameritato vantaggio. Lo svantaggio scuote l’undici di Hamren che toglie uno spento Berg per Guidetti, pronto ad affiancare Ibra in fase offensiva. Dopo qualche occasione fuori misura di Forsberg e Ibra, è proprio il neo entrato ex under 21 che – al 71’ – innesta con un colpo di tacco Ibra sul fondo sinistro, il quale crossa e Clark anticipa tutti di testa nel più classico degli autogol.
Dunque, Irlanda beffata dopo aver dominato e Svezia che, col minimo sforzo, ottiene un pareggio che lascia le porte aperte per una, francamente, improbabile qualificazione.
ITALIA–BELGIO 2-0 (Giaccherini, Pellè)
Esordio vincente europeo per gli azzurri di Conte che, a Lione, si aggiudicano con merito la posta piena contro il Belgio (2 a 0) dopo novanta minuti intensi e sofferti. L’Italia ha dimostrato di essere una squadra vera in tutto e per tutto, un gruppo affiatato e sceso in campo con lo spirito giusto e senza alcun timore verso un avversario ritenuto superiore.
Azzurri in campo con la formazione annunciata con Pellè ed Eder in attacco. Inizio promettente con ottime ripartenze e un buon movimento senza palla, ma la prima conclusione pericolosa è targata Belgio con Nainggolan che impegna Buffon con un destro dai 25 metri. Il Belgio prova a spingere, ma la difesa è in pieno controllo arginando senza affanno il possesso palla degli uomini di Wilmots e alla mezz’ora è Pellè a regalare agli azzurri la prima conclusione con un destro a giro di poco a lato. Partita intensa e ritmo altissimo scandito da continui rovesciamenti di fronte come quello che al 32’ permette a Giaccherini, perfettamente imbeccato da un millimetrico lancio di Bonucci, di portare in vantaggio l’Italia: stop a seguire da manuale e destro a giro sul secondo palo e nulla da fare per Courtois. Urlo liberatorio che manda in visibilio la panchina azzurra e un tramortito e sanguinante Conte travolto dall’abbraccio generale. Belgio ferito e Italia vicina al raddoppio con Pellè che, di testa, si divora il 2 a 0, ma al 38’ è lo stesso Giaccherini a salvare su un tiro a botta sicura di De Bruyne, sintomo evidente che ogni minimo calo di tensione può essere pagato a caro prezzo.
Ripresa come da copione con il Belgio a testa bassa e occasione d’oro per Lukaku che si divora il pareggio su un contropiede frutto di una disattenzione di un Darmian fuori fase e prontamente sostituito da De Sciglio. L’Italia è comunque pronta a ripartire grazie a un ottimo Candreva, vera spina nel fianco sulla destra, e all’attivissimo Pellè che costringe Courtois a un vero e proprio miracolo su un colpo di testa nell’area piccola. Il Belgio intensifica la pressione inserendo Mertens e Origi per Nainggolan e Lukaku e l’Italia soffre, ma, nonostante le ammonizioni di Chiellini e Bonucci (migliore in campo assieme a Giaccherini), Buffon non corre nessun rischio. Complice anche l’imprecisione del nuovo entrato Origi. Immobile rileva Eder e alla prima ripartenza costringe Courtois all’ennesimo miracolo e Thiago Motta prende il posto di un ottimo e infaticabile De Rossi, sempre a suo agio quando il gioco si fa serio. Calci d’angolo e mischie e gli interminabili tre minuti di recupero fino al contropiede decisivo: Candreva alza la testa e sull’uscita di Courtois pennella un cross morbido per Pellè che scarica al volo il raddoppio con potenza e chiude definitivamente la gara. Italia-Belgio 2-0 (Giaccherini, Pellè).
Tripudio finale e vittoria collettiva di un gruppo esperto e ben amalgamato che si gode la vetta solitaria in testa al girone E aspettando venerdì la Svezia per chiudere il discorso qualificazione.
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