Gomorra 2×09 -10, le pagelle delle puntate
Penultimo appuntamento con le pagelle “delinquenti” di Gomorra 2×09 -10. Protagoniste del doppio appuntamento con la serie di Sky sono Patrizia e Scianel, forse i due opposti di un mondo in cui le donne hanno un ruolo fondamentale. Tra televendite di canali locali di infima categoria, i soliti santini, crocefissi e rosari, tra comari, tradimenti e figliocci, le donne della camorra hanno il loro bel da fare. Ci avviamo intanto verso la conclusione della seconda stagione, in attesa che si risolva il conflitto tra i Savastano e gli scissionisti guidati da Ciro di Marzio, continuiamo a votare i protagonisti di Gomorra 2×09 -10 con il nostro solito stile. Senza mai dimenticare però che questa serie tv è basata su fatti reali, su vite vere e morti ancor più autentiche.
[SPOILER ALERT]
Annalisa “Scianel” Magliocca: La prima puntata delle due di Gomorra 2×09- 10 è interamente dedicata a questo personaggio di cui avevamo intuito la potenzialità ma che non era ancora sbocciato. Noi già sapevamo che, nonostante gli sforzi di donna Scianel, la cognatina Marinella si dava da fare con l’autista. La “bossessa”, che tiene la ragazza al guinzaglio corto in attesa che suo figlio esca di prigione, scopre la tresca e, chevvelodicoafà, ci rimane malissimo! Ma è proprio distrutta, non se dà pace! Per prima cosa, fa sparare all’autista. E sì, ovviamente non poteva essere un’esecuzione normale, tradizionale: sai il buon vecchio “inginocchiati e dì le ultime preghiere”. No! Gli fa sparare sui gioielli di famiglia: severo ma giusto, secondo lei. Anche se questo accanimento sul tema dell’evirazione, ultimamente, sta passando il segno, ma va beh. Riparato a metà l’onore del figlio, che deve uscire da Poggio Reale il giorno dopo, Scianel decide che sarà lui a decidere cosa fare di Marinella. Lelluccio esce di prigione e viene a sapere del mazzo di corna che tiene in testa “che manco un cesto de lumache”. Non è contento. Non è contento per niente. Dopo la prima sfuriata in piena tragedia napoletana, contornata da minacce di morte, punizioni corporali, suicidio di massa e rapimenti d’alieni, decide di farsi un giro per sbollentare ma ad attenderlo ci sono ‘O Track e i suoi che gli tendono un agguato. Corcato di botte, Lelluccio si salva solo grazie ad un posto di blocco. Scianel non ci vede più! Sto poro figlio lo stanno massacrando e so manco 12 ore che è uscito di galera. Decide che a ‘O Track gliele farà pagare tutte in una volta: prima l’assassinio del fratello e poi l’attentato al figlio. Acchiappa ‘O Track e lo fa affogare. Alla faccia dell’alleanza vendica fratello e figlio in una botta sola. Ma Lelluccio è praticamente un Genny Savastano 1.0: fondamentalmente un bambacione. Gli basta una mezz’oretta con una escort per ritrovare tutto il suo amore per Marinella; Lelluccio è fatto così. Torna dunque a casa dalla mujera che nel frattempo però gli ha organizzato il sorpresone con l’aiuto dei ragazzi del “vico” che vogliono vendicare la morte do’ frate loro ed uscire dall’alleanza. In tutto questo, la nostra Scianel, la iena di Gomorra 2×09, si mette le cuffione in testa con “Nun so’ ‘na bambola” a tutto volume, un vecchio successone neomelodico che non ha preso il disco di platino solo perché alla fin fine st’industria discografica è tutto un magna magna. La musica serve a Scianel per isolarsi dal mondo quando vuole pensare solo a lei, al suo piacere, al suo corpo e al suo vibratore dorato che assomiglia tanto ad un futuristico arnese da tortura oppure ad uno scava-tunnel in miniatura. Sta lì tutta concentrata a cantare sta nenia strappa còre co sto coso in mano mentre il figlio è ad un passo dalla morte. Purtroppo i ragazzi del Vico, fatti come zucche e mai brillanti per precisione ed efficienza, sbagliano persona ammazzando uno che non c’entrava niente (true story). Lelluccio si salva, Marinella scappa e va dalle guardie e Scianel resta col suo fidato compagno di giochi in mano.
Voto 7,5: Canta Tu
Pietro Savastano: Nelle Gomorra 2×09 -10, il boss, è in piena campagna elettorale. Da una parte punta a distruggere l’alleanza facendo scornare gli scissionisti tra di loro, dall’altra cerca di attrarne qualcuno verso di sé. Il piano era stato palesato già un paio di puntate fa, con l’assassinio di ‘O Principe e ‘O Nano ma stavolta Pietro ha bisogno che siano gli alleati ad ammazzarsi tra di loro. Sono quei ragazzini del Vico a dare inizio a tutto pestando di botte Lelluccio, figlio di Scianel. Pietrone, tutto contento, non ha dovuto alzare nemmeno un dito. Scianel, senza sapere che è stato proprio quella faina di Savastano a mettere la pistola in mano ai ragazzi del Vico per ammazzare Lelluccio, cerca l’appoggio del vecchio boss per far fuori Ciro e rimettere Pietro al comando di Secondigliano. Nel frattempo però c’è un altro fronte con cui deve fare i conti: Genny. Pietro infatti non può distruggere l’alleanza senza il supporto del figlio che fornisce la droga agli scissionisti. Patrizia, la sua portavoce, combina un incontro tra padre e figlio. Quando questa rischierà di essere giustiziata con la fantasia che solo Ciro di Marzio conosce, Pietro è quasi atterrito: si è affezionato alla ragazza e dimostra più affetto per lei di quanto abbia mai fatto co’ sanghe suo. E Genny rosica a bestia. E dobbiamo dire che lo capiamo, poro ragazzo! Questo ha fatto di tutto per entrare nelle grazie del padre e anche ora che ha deciso di fare affari da solo corre comunque a salvare il suo vecchio. Ma Pietro Savastano certe soddisfazioni non te le dà. A parte che già s’è acchittato il suo covo/appartamento con i soliti intarsi di rito e gli immancabili televisori settordici pollici incorniciati con questi intarsi degni della cattedrale di Costantinopoli ma poi la prima cosa a cui pensa è salvare Patrizia. Bello il dialogo finale, tra una Patrizia ancora in fibrillazione per averla rischiata grossa e Pietro Savastano. Sono da soli, Genny se n’è andato, Pietro vuole vedere Patrizia illesa. Lei è stanca, glielo dice al boss, non vuole rischiare ancora che il fratellino paghi per lei. Per la prima volta noi vediamo rompersi qualcosa nel severo e austero grugno di Savastano, anche il boss è stanco, ne ha abbastanza di covi, giretti nel portabagagli, dell’ansia e della paura. Ma il boss non se pò fermà.
Voto 8,0: Orso
Patrizia Santoro: Commessa di giorno, portavoce di Pietro Savastano di notte. Che je voi dì a Patrizia? Era l’unica ragazza onesta della serie, lo zio Malammore l’ha schiantata in mezzo a sto bordello e lei s’è fatta trascinare. Ha preso molto sul serio il suo ruolo. Ha fatto capire a quel termosifone di Pietro Savastano che può fidarsi di lei e che sa usare cervello e il boss apprezza. È lei infatti che nelle puntate di Gomorra 2×09 -10 individua in Marinella l’anello debole di Scianel e suggerisce a Pietro di far ammazzare Lelluccio dai ragazzi del Vico con la scusa della vendetta per ‘O Track. Peccato che quei teppisti bimbiminkia sparino al ragazzo sbagliato. È sempre lei a convincere don Pietro ad incontrare Genny, di mettere le cose in chiaro con lui e di riunire i Savastano. La decima puntata si svolge tutta intorno a questo incontro. Patrizia deve incontrarsi con Genny per condurlo al covo del padre ma quella serpe di Ciro l’ha trovata e la sta facendo pedinare già da un po’. Patrizia, che per l’occasione decide di adottare la sobria moda tipica delle brave ragazze di camorra, lungo la strada si accorge di essere seguita e suggerisce al suo autista (che chiameremo Ibrahimovic) di seminare la macchina. Si fa lasciare in un ristorante dove riesce ad avvisare Genny del pericolo. Il giovane Savastano se ne infischia bellamente della sorte della ragazza e corre a mettere in salvo il padre. Patrizia e Ibra, dal canto loro, cercano di far guadagnare tempo al boss portando a zonzo Ciro per un po’, finché l’Immortale non si scoccia e decide di prendere la tangenziale di Napoli contromano. Ecco, c’avete presente quando vi dicono che a Napoli alla guida so’ matti, che corrono, che non rispettano gli stop, non se fermano ai semafori e che non sanno portare la macchina? Bullshit da padani! Provate voi a fare i 130 contromano senza accartocciarvi contro un tir o appiccicarvi al guardrail! Alla fine però il pelato riesce a fermare Patrizia e Ibra: lei viene messa in macchina, lui un cartone sul naso lo prende (chi non ha mai sognato di farlo?). Vengono portati in un allevamento di pesci, dove ad attenderli c’è il fratellino di Patrizia, già legato e incaprettato, pronto per essere affogato se lei non confesserà il nascondiglio di Pietro. Con enorme spirito di servizio, Patrizia guadagna altro tempo ma alla fine rivela il vecchio covo del boss da dove spera che egli sia già scappato. E così è: gli scagnozzi di Ciro non trovano nessuno. Di Marzio dunque è sul punto di fare fuori i due ma decide di risparmiarli. Patrizia può dunque scaricare quella tensione che ti fa salire la canna di una pistola puntata alla faccia e attendere che Malammore venga a prenderla.
Voto 9,0: Fedele
Ciro di Marzo: Chiudiamo le nostre pagelle delle puntate di Gomorra 2×09 -10 con l’odiatissimo Immortale. A noi questo qua proprio non piace, non lo digeriamo proprio. Questo è cattivo fracico, è incoerente con se stesso, co sti cacchio d’occhiali che non sa manco lui che ce deve fa: e metti e leva e leva e metti, e datte pace! Per non parlare poi de sta storia dell’alleanza, della democrazia criminale. Già non c’aveva senso fin dal principio ma poi mo proprio ha perso qualsiasi motivo d’essere: tanto decide tutto lui! È a lui che Scianel si rivolge per dare a Lelluccio suo la piazza di spaccio dei sette palazzi; è lui che spartisce le piazze vacanti; è lui che tiene i ragazzi del Vico ai margini ed è sempre lui che va a parlare con Genny per convincerlo ad allearsi con lui. Ha una guida sportiva impeccabile e degli ottimi riflessi che lo aiutano ad incastrare Patrizia nella folle corsa contro mano. L’infame però, come al solito, se la prende con il più debole, usando il fratellino di Patrizia per estorcerle il luogo del nascondiglio del vecchio boss. Quando però lo avvisano che Savastano è già scappato dalla sua tana, ecco il colpo di scena. Ciro dovrebbe giustiziare Patrizia perché “questo è chell che fanno i killer, i sordatt, gente com’ noie” ma, pora stella, lui è stanco di uccidere: i morti che si è lasciato dietro lo tormentano la notte. Cioè facce capì na cosa Cirù: tu hai strangolato la madre di tua figlia e mo sei stanco de fa morti? Ammazza oh, te sei svejato presto eh! Non ce potevi pensà prima, no? E quando c’avrai Pietro Savastano davanti che farai? ‘Na pacca sulla spalla e amici come prima? Staremo a vedere!
Voto 4,5: Che urto!
Di seguito, Ciro di Marzio come Carlo Verdone e la Sora Lella : “e mettite l’occhiali e levate l’occhiali…”
Le pagelle delle puntate 7 e 8
Le pagelle delle puntate 5 e 6
Twitter: @g_gezzi