Marò, niente 2 giugno
Bentornati ai marò ma niente sfilata del 2 Giugno per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Inizialmente la scelta del Governo con il rientro di Girone li voleva parte integrante delle celebrazioni, Matteo Renzi aveva infatti twittato: «Diamo il benvenuto ai marò Girone che sarà con noi il due giugno». Successivamente le cose per i marò sono cambiate, Fratelli d’Italia incalzava per un loro ruolo più attivo, scrivendo: « il nostro è un appello affinché Girone, sfilando insieme a tutti gli altri militari possa ricevere l’applauso degli italiani».
Il governo ha tuttavia declinato l’invito, scegliendo una linea più cauta forse anche su invito dell’India, mantenendo così un profilo più basso. Ragioni di ordine istituzionale e diplomatico hanno oltretutto accompagnato la scelta del Premier di non accogliere l’arrivo di Girone, che a Ciampino è stato atteso dal ministro degli esteri, Paolo Gentiloni e il ministro della difesa, Roberta Pinotti. La vicenda processuale dei due marò, aldilà delle polemiche parata sì o parata no, resta comunque tutta da decidere e approfondire, ricordiamo che i due militari nell’esercizio delle loro funzioni di scorta stavano svolgendo servizio di protezione su una nave mercantile italiana.
Scambiando due pescatori per pirati li hanno uccisi e la vicenda diplomatica sta cercando di risolvere il problema delle competenze giurisdizionali sulla vicenda tra l’Italia e l’India. I due fucilieri restano infatti ancora indagati e si mantiene aperta la procedura per stabilire la competenza penale. Insomma, un braccio di ferro tutt’altro che concluso e che ormai si protrae da ben quattro anni. Tuttavia non si esclude che Girone possa sedere in tribuna insieme alle altre autorità, a margine di tutta la polemica il soldato, che ha mantenuto anch’egli un profilo basso, ha così commentato il suo rientro, con un pensiero agli italiani: «siamo un bel popolo».
@FedericaGubinel