Gay Village 2016, squilla la campanella sul College della Luxuria
Quindici anni di Gay Village. Quindici primavere da quando, nel 2002, primo anno di allestimento del villaggio, sembrava impossibile “dotare Roma di una manifestazione che nelle sue locandine raccontasse l’amore tra due omosessuali” come ricorda in conferenza stampa l’attivista Imma Battaglia. Oggi il compleanno si festeggia celebrando finalmente il traguardo arrivato in queste settimane della Legge sulle Unioni Civili. E sottolineando come ancora ci siano passi da fare: “Sarà una grande festa. Nei tre mesi di kermesse parleremo chiaramente delle unioni civili, ma toccheremo anche l’argomento che per qualcuno è diventato un incubo, quello del gender nelle scuole” annuncia la direttrice artistica Vladimir Luxuria, che quest’anno calzerà eccezionalmente le vesti di Preside in un Gay Village 2016 trasformato in College.
Lo squillo della campanella sulla ricreazione più divertente e più ricca di iniziative dell’estate romana è previsto per del 1 giugno, occasionalmente in anticipo rispetto a quanto avveniva negli anni passati. Il set è ancora una volta la meravigliosa cornice del Parco del Ninfeo all’Eur. Madrina dell’evento d’apertura la conduttrice Mara Venier che, accompagnata dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e da Vladimir, darà il via sotto la sua egida ad eventi, spettacoli teatrali, dj set, concerti, reading letterari, giochi sportivi.
Tra gli ospiti immancabili della festa i protagonisti delle lunghe battaglie per i diritti civili. Prima tra tutte è da segnalare la presenza del regista Ferzan Ozpetek, accolto nel quindicesimo anniversario dall’uscita del film Le Fate Ignoranti, pellicola che ha aperto un nuovo orizzonte cinematografico all’amore. Ed ancora, Pamela Villoresi, diva del cinema italiano e “nonna Arcobaleno”, protagonista di un reading intitolato Eterologa, la maternità è altrove (30 giugno). Tra gli appuntamenti con il teatro anche Il marito di mio figlio (30 giugno) con Eva Grimaldi, Andrea Roncato, Pietro De Silva, Ludovico Fremont, Pia Engleberth, Roberta Garzia e Andrea Standardper la regia di Daniele Falleri.
L’omaggio a David Bowie (11 agosto), “artista che più di tutti ha rappresentato la libertà del gender” dice Luxuria, è punta di diamante del programma di concerti, tra cui spiccano i nomi di Loredana Berté (23 luglio), Noemi (4 giugno), Paola Turci (6 agosto). Chicca di quest’anno è il Dog village Pride (28 luglio), iniziativa nata per combattere la piaga dell’abbandono degli animali nella stagione estiva. Ed ancora, tra gli ospiti, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come il coreografo Luca Tomassini (18 giugno) ed il giornalista dei gossip bollenti Alberto Dandolo (14 agosto). Spazio dunque al consueto Premio Etero-friendly (16 giugno), che quest’anno spetterà all’inviata de Le Iene Nina Palmieri. L’applauso più sentito in conferenza stampa, invece, va a Marco Pannella, scomparso proprio in questi giorni, e protagonista fondamentale nelle battaglie per l’acquisizione dei diritti civili. Ed intanto, in una Roma senza sindaco, solo due dei cinque principali candidati al seggio del Campidoglio hanno (per ora) confermato la loro presenza sul palco del Gay Village 2016, Roberto Giachetti (Pd) e Stefano Fassina (Sel).
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