Supermagic 2016: l’emozione della grande magia a Roma

Supermagic ! questo quello che vi verrà da esclamare davanti alle fantastiche illusioni, create dagli straordinari maghi e prestigiatori giunti a Roma in questi giorni da tutto il mondo, per la tredicesima edizione del festival di micromagia omonimo ed ora in scena all’Auditorium della Conciliazione fino al 22 maggio.
Se avete sempre desiderato tornare un po’ bambini e sognate facilmente ad occhi aperti allora per due ore potrete abbandonarvi alla fantasia e farvi rapire dalla fascinazione della magia, con lo splendido,Supermagic,lo spettacolo di prestidigitazione organizzato anche quest’anno da Remo Pannain, il celebre avvocato penalista e mago per vocazione, ideatore ed organizzatore ormai da tanti anni di questa affascinante kermesse.
Vi attendono due ore di pura emozione ed intrattenimento, in cui lontano dalla frenesia della realtà di tutti i giorni verrete catapultati in un’atmosfera veramente magica, in cui micromagia e grande illusione si fondono col teatro grazie alla musica, all’arte di strada, alle scenografie ed al talento dei più grandi illusionisti del mondo. Bambini ed adulti si ritrovano uniti in un bellissimo sogno ad occhi aperti, che incanta, stupisce e fa sorridere, emozionando un pubblico costantemente a bocca aperta, che applaude sempre e si chiede continuamente: ”Ma come avrà fatto?”Ma la magia non vuole spiegazioni, è puro incanto e volontà di credere che,per una sola sera, i sogni possano essere tramutati in realtà.

Accolti da un simpatico anfitrione, il bravissimo Giancarlo Fares, veniamo introdotti subito nella terra di Morfeo in una scenografia da “sogno”, con tanto di luna e cielo stellato. Il nostro narratore con i suoi interventi, sempre puntuali ma mai ingessati ci accompagna dentro ad una bella fiaba, aggiungendo un piacevole tocco di poesia e di teatro, che insieme alle belle luci di Paolo Jacobazzi e alle musiche originali di Antongiulio Frulio, creano subito quella particolare atmosfera che invita alla fantasia.
Ed allora una volta stretto questo patto con il pubblico, affinchè acconsenta a lasciarsi trasportare nel sogno, ecco che sul palco di via della Conciliazione il sipario di “Supermagic” si apre sul poetico ed onirico numero dell’artista coreano Young Min kim, il migliore nella sua categoria ai recenti campionati mondiali di micromagia in Italia, che ci affascina giocando con gli elementi,

Supermagic
Supermagic 2016:Young Min Kim, illusionista Koreano

trasformando “la polvere di stelle” direttamente in materia e poi la polvere diventa un bellissimo fiore, una bacchetta magica ed altro ancora giocando con il fumo e la luce, lasciandovi estasiati dalla classe e dall’ eleganza tutta orientale delle sue illusioni.
Ma quando pensate di aver visto già un numero ricco di eleganza ecco subito che ci si supera, quando entra in scena, il meraviglioso numero del pluripremiato prestigiatore canadese James Dimmare. Così dalle esotiche suggestioni orientali, balzate in pochi minuti ai tempi di Fred Astaire e Frank Sinatra: James Dimmare appare con smoking, guanti e tuba, ed ammalia gli spettatori con la sua destrezza e grazia, offrendo un numero dal sapore classico e pieno di stile, che vi stupirà

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Supermagic 2016: James Dimmare

giocando con delle bellissime colombe bianche, che appaiono e scompaiono straordinariamente davanti ai vostri occhi, lasciandovi di sasso. Non è un caso quindi che James Dimmare sia stato acclamato Mago dell’anno al Magic Castle del 2007 e vedendolo in questo numero di magia, capiamo perfettamente perché sia tanto amato della critica come una delle migliori esibizioni di magia mondiali.
Merita una menzione speciale, l’hommage al mondo del circo, che ci regala una splendida acrobata danzatrice aerea con i tessuti: sospesa al soffitto con la sola forza delle sue braccia, la ginnasta sembra quasi volare senza peso mentre avvolgendosi in due lunghissimi teli di stoffa fa delle magiche evoluzioni sulla testa degli spettatori meravigliati. Una sola parola: incantevole.
Ma lo spettacolo è appena cominciato e dopo il classico, è tempo di un’esibizione ironica e contemporanea, è il momento dell’ungherese Soma, un prestigiatore vincitore di oltre 30 premi internazionali ed il più giovane campione del mondo FISM. Se siete un po’ stressati e state sempre con il telefonino in mano, Soma vi farà divertire tantissimo sdrammatizzando sulle piccole grandi nevrosi di tutti i giorni: lo vediamo strappare un giornale in mille pezzi e poi premere un fantomatico “ tasto del rewind “ per ricomporlo davanti ai vostri occhi senza neanche toccarlo, successivamente riesce a moltiplicare i cellullari dal nulla come “ i pani ed i pesci” per poi farli sparire, lasciando i bimbi e gli adulti con la stessa faccia divertita e stupita.
Non ci sono però solo star straniere a Supermagic, ma anche illusionisti italiani da far girare la testa: con un’ entrata degna dei migliori numeri di Las Vegas ed uno stile spiccatamente hollywoodiano, il romano Paolo Giuia, che ha conquistato la più alta carica del Magic Circle di Londra porta in scena la grande magia ispirandosi al varietà. Accompagnato da ballerine coperte di piume e brillantini, che sembrano uscite dal Moulin Rouge e dalla sua biondissima partner Dayana, Giuia presenta il classico numero della “donna tagliata in due” in maniera totalmente inedita, nasconde donne in scatole misteriose ed arriva persino a mostrare uno spassossimo “dietro le quinte” che per un attimo sembra quasi svelare il segreto dietro ai suoi trucchi, e che ci lascia invece col dubbio, ma sbalorditi ed assolutamente conquistati da tanta ironia e talento. Moltissimi applausi dal pubblico per lui ed il suo scenografico show.
Presente sul palco anche Remo Pannain, geniale ideatore di Supermagic e valentissimo illusionista che presenta un numero molto apprezzato in sala, ispirato agli sciamani ed ai guaritori, dove riesce a far scomparire persino il suo stesso braccio.

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Supermagic 2016: Kevin James

Dopo un simpatico intermezzo con tanto di fanfara dei bersaglieri che trascina il pubblico, che si alza in piedi per battere le mani al ritmo della celebre marcia dell’armata, entra in scena Kevin James, corpulento e vulcanico illusionista americano, straordinario creatore di molti effetti magici (come il “Floating Rose”, “Snow”, “Bowl-a-rama”ecc.) poi eseguiti da molti altri performer come David Copperfield. Kevin James inizia in maniera scoppiettante, materializzando una palla da bowling da un disegno su un foglio di carta, e guadagnandosi subito l’applauso divertito del pubblico che continua a divertirsi moltissimo quando dà magicamente vita da un manichino ad un “piccolo Chaplin in miniatura” vivente, assolutamente sbalorditivo. Poco dopo il mago americano riesce a catturare il cuore anche dei più piccoli con un lirico trucco: in cui un fazzolettino di carta diventa una simpatica creaturina animata nelle mani di una bambina del pubblico. Infine James ci spiazza tutti aprendo le porte del laboratorio di uno scienziato pazzo, che distrattamente divide a metà uno dei suoi collaboratori, creando una certa suspence, ma saprà poi con un pizzico di magia riportarlo in vita tra gli scroscianti applausi del pubblico.

La scienza è il leit motiv dell’ultima tranche di spettacolo, che si conclude con l’affascinante mago francese Enzo Weyne il cui numero brilla per creatività e fascinazione sul pubblico. Straordinaria l’esibizione del giovane mago francese che lascia tutti senza parole, modificando con il suo spettacolo i concetti di spazio e di tempo per come li conosciamo, e mischiando scienza e magia in un mix esplosivo. Enzo Weyne infatti mette in scena un pericoloso esperimento, esponendosi a scariche elettriche di 9 milioni di volts, che illuminano coi loro bagliori viola nel buio, i volti attoniti del pubblico, che lo vede improvvisamente scomparire dal palco per riuscire in ciò che è l’ultima frontiera: il viaggio nel tempo. L’illusionista francese incredibilmente riesce a farci credere di essere andato nel passato, nel momento poco prima dello spettacolo, portando (non si sa come) con sé alcuni oggetti presi dal pubblico, proprio alcuni istanti prima delle scariche elettriche, per poi alla fine rimaterializzarsi seduto nelle prime file della sala. Il pubblico sbalordito è  in delirio e la suggestione è tale, che ci si chiede se sarà vero quello che abbiamo appena visto. E così Supermagic volge al termine, e noi come risvegliati da un sogno ci ritroviamo di nuovo a Roma all’ Auditorium Conciliazione, lo spettacolo è finito, ma l’incanto no, siamo certi che quello non ha fine.