L’Isis lancia un’app per indottrinare i bambini
L’orrore dello Stato Islamico non si ferma e questa volta al centro del mirino ci sono i bambini, l’Isis ha realizzato un’app destinata proprio ai più piccoli. Quest’applicazione si chiama Huroof, cioè “alfabeto” ed è stata ideata per insegnare le lettere arabe ai bambini in chiave estremista. Huroof si presenta come un gioco d’apprendimento con tanto di disegni e canzoncine, ma gli esempi utilizzati per far apprendere le lettere ai bambini provengono dalla terminologia militare: B come “bomba”, P come “pistola”, C come “carro armato”, M di “munizioni” e così via. Ogni termine è accompagnato da un disegno colorato per rendere più divertente la preparazione alla guerra dei bambini e farli famigliarizzare in maniera ludica con le armi; l’app dell’ISIS è dotata anche di giochi e di nasheed, canzoni religiose islamiche cantate senza l’accompagnamento di strumenti musicali.
Il Califfato non è nuovo all’ideazione di app per gli smartphone, lo scorso anno era stata diffusa la notizia dell’uscita di un app per Android che avrebbe diffuso i video delle decapitazioni, mentre qualche mese fa il Ghost Security Group– un team di hacker che cerca di stanare i terroristi sul web- aveva denunciato la creazione di un’app per lo scambio di messaggi capace di utilizzare la crittografia, rendendo i contenuti testuali estremamente difficili da tracciare.
Dopo la diffusione di video in cui vengono mostrati bambini sottoposti a duri addestramenti, Hunroof è l’ennesimo tentativo da parte dell’ISIS di arruolare i più piccoli tra le sue file; l’Osservatorio Siriano per i diritti umani ha denunciato che dall’inizio di quest’anno lo Stato Islamico avrebbe reclutato circa 400 bambini. Le piccole reclute hanno formato un’apposito battaglione chiamato “Ashbal al-khilafah” che tradotto significa “cuccioli di leone del Califfato“. Gli estremisti adescano i bambini nelle scuole, nelle moschee e nelle piazze facendogli un vero e proprio lavaggio del cervello, indottrinandoli all’ideologia estremista e promettendogli una vita migliore. I “cuccioli di leone” sono una risorsa molto preziosa per l’ISIS, le menti dei più piccoli sono più facili da plagiare e i seguaci di Al- Baghdadi non si fanno scrupoli per indottrinarle.
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