Caso Fortuna, chiesta la riesumazione del corpo di Antonio
A distanza di due anni dalla morte del piccolo Antonio Giglio, avvenuta nell’Aprile del 2013, oggi la famiglia ha chiesto la riesumazione del suo corpo. L’omicidio è avvenuto nel cosiddetto “Palazzo dell’orrore”, il Palazzone del Parco Verde a Caivano, lo stesso da cui la piccola Fortuna Loffredo precipitò. E mentre le indagini sul caso Fortuna procedono, sollevando la probabilità che il pedofilo-assassino della piccola sia Raimondo Caputo, nasce il sospetto che dietro le due morti, avvenute a un anno di distanza, ci sia alle spalle una rete di pedofili.
Ad ampliare ancor più le indagini, sono le dichiarazioni rilasciate da altri inquilini del palazzo, tra cui vengono rilevate false dichiarazioni. Attualmente, infatti, sono due gli inquilini iscritti nel registro della Procura per favoreggiamento e false dichiarazioni al Pubblico Ministero, ma secondo gli inquirenti è probabile che qualche altro residente del palazzo abbia fatto qualcosa di più che depistare le indagini. A tale proposito interviene il legale della famiglia Fortuna – l’avvocato Angelo Pisani – che, dopo aver sollevato la proposta di riesumazione del corpo del piccolo Antonio, afferma: <<La giustizia deve arrestare i responsabili.>> E poi aggiunge: <<Siamo solo alla prima pagina di un libro di orrore, violenza, degrado e criminalità mai letto prima ed inimmaginabile anche per il regista più cruento.>>
C’è poi il filo dell’orrore che collega la morte del piccolo Antonio a quella della piccola Fortuna: dai precedenti di Caputo si è riscontrata una condanna per violenza sessuale su altro minore, e il sospetto nelle attuali indagini nasce dal fatto che la madre del piccolo Antonio, Marianna Fabozzi, sia la compagna del presunto assassino della piccola Fortuna, ossia Raimondo Caputo. Inoltre il piccolo Antonio era il fratello minore della migliore amica di Fortuna, il che alimenterebbe ancor più le troppe coincidenze.
Fino ad ora solo questi gli aggiornamenti sul caso Fortuna, mentre le indagini procedono nella ricerca continua dei responsabili che hanno commesso questi orrori agghiaccianti.